Come impugnare il fermo del veicolo

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La principale consiste nel fatto che secondo le ultime sentenze non occorre aspettare il vero e proprio fermo del veicolo. Si può impugnare il preavviso di fermo. Infatti nelle sentenze ormai si legge che anche il preavviso è un atto lesivo dei diritti di chi lo riceve. Quindi può essere impugnato come atto autonomo. Ecco come impugnare il fermo del veicolo, o meglio il suo preavviso.

Intanto si può impugnare il fermo prima che venga iscritto a ruolo dall’Agenzia delle Entrate. Se risulta già iscritto occorre impugnare il fermo, e non il preavviso, perché ormai l’atto è diventato definitivo.

Se non è ancora iscritto a ruolo si può impugnare il preavviso notificato a casa. Nessuna legge dice entro quanto tempo si debba procedere con l’impugnazione. Questo perché l’impugnabilità del preavviso è stata introdotta dalle sentenze e non dalle norme in  materia.

Come impugnare il fermo del veicolo

Si ritiene, allora, che il termine sia 60 giorni da quando si riceve la notifica del preavviso. É lo stesso termine previsto in generale per l’impugnazione di tutti gli atti amministrativi.

Altra scadenza importante da tenere presente è la seguente. Occorre che siano trascorsi almeno 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale. Infatti se non sono passati 60 giorni si può ancora impugnare la cartella. Solo quando diventa troppo tardi per impugnare la cartella si può passare a valutare l’impugnazione del preavviso. Dopo i termini occorre pensare al contenuto dell’impugnazione.

Qui di seguito un breve elenco dei motivi per cui si può impugnare il preavviso di fermo del veicolo.

Senz’altro è impugnabile se prima non è stata notificata la cartella esattoriale cui il fermo deve essere collegato. Oppure si può impugnare il preavviso se l’atto non è completo. Trattandosi di un atto amministrativo deve consentire a chi lo riceve di ricostruire dove ha sbagliato. La motivazione deve indicare quale tributo il contribuente non abbia pagato e la data in cui sono state notificate le varie cartelle esattoriali. L’incompletezza della motivazione è uno dei motivi più tipici per cui si può impugnare un atto amministrativo.

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