Come impedire che gli ufficiali giudiziari pignorino la propria casa

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Il pignoramento, ovvero l’inzio per ottenere l’espropriazione forzata della casa da parte degli ufficiali giudiziari, è un’esperienza molto spiacevole per qualsiasi debitore. Può avere luogo quando ci si ritrova ad essere debitori di banche, dell’Agenzia delle Entrate, di altri enti pubblici o di creditori privati. 

A proposito di Agenzia delle Entrate, bisogna prestare attenzione alle comunicazioni che sembrano arrivate da essa, perché spesso si tratta di truffe.  

Il pignoramento della casa è la peggiore conseguenza dei debiti non pagati. Ecco perché ci si chiede come impedire che gli ufficiali giudiziari pignorino la propria casa. Anche se si tratta di una procedura costosa anche per il creditore, nel caso in cui si dovesse arrivare a questo punto, le conseguenze non sono solo materiali, ma anche psicologiche.

Questo atto esecutivo, però, è solo l’extrema ratio di un procedimento debitorio non conclusosi con la soddisfazione del creditore. 

Come impedire che gli ufficiali giudiziari pignorino la propria casa, nel caso in cui i debiti non pagati siano fiscali

Se i debiti sono perlopiù debiti fiscali, assunti con l’Agenzia delle Entrate o con altri enti della Pubblica Amministrazione, c’è un limite invalicabile. Il creditore, proprio perchè ente pubblico, non potrà pignorare la casa del debitore se costui non ha altre case di proprietà. Questo è quello che si chiama: divieto di pignoramento della prima casa. 

Se, invece, il debitore fiscale ha acquistato altri edifici, ha ottenuto immobili in donazione o in eredità, l’ente riscossore potrà pignorare sia la prima casa che le altre, fino a soddisfacimento del credito. 

In quali casi non si possono pignorare le seconde case e/o i terreni

Le seconde case, i terreni e tutti gli altri immobili, non possono essere pignorati, in caso di debiti fiscali, quando la situazione debitoria non superi i 120 mila euro. E anche se il debito totale dovesse superare questa somma, il debitore può sempre decidere di versare una somma tale da arrivare ad avere un debito non superiore a 120 mila euro, in modo che il pignoramento non avvenga. 

Un altro modo per impedire il pignoramento della casa è richiedere all’esattore la dilazione del debito. L’ente riscossore non può rifiutarsi di dilazionare il debito e non può, in questo caso, procedere con il pignoramento. 

Come si può evitare il pignoramento quando i debiti sono privati: metodi poco legali

La normativa, in questo caso, è diversa. Non vengono posti limiti sulla prima casa, né vengono posti limiti sulla somma del debito. Anche se, ovviamente, l’esecuzione forzata deve essere ragionevole, ovvero se il debito è di 500 euro, non si andrà a pignorare un appartamento che ne vale 150 mila. 

I metodi per evitare il pignoramento in caso di debiti privati, sono perlopiù ai limiti della legalità.

  • La separazione fittizia tra marito e moglie, in questo modo se i debiti sono del marito, non si potranno pignorare gli immobili della ex moglie. Salvo impugnazione dell’atto da parte dei creditori, ovviamente.
  • La donazione strategica. Questo non si dovrebbe mai fare, perché basta che il creditore riesca a dimostrare che quella casa era l’unico immobile di proprietà del debitore ed è stata donata, per ottenere una revocatoria entro cinque anni. Inoltre con la donazione bisogna stare attenti perché gli eredi possono farla revocare.
  • La finta vendita. vendita è una pessima scelta, perché bisognerebbe vendere l’immobile innanzitutto a prezzo di mercato, con atto dinanzi ad un notaio e con un trasferimento di denaro.  Anche in questo caso il creditore potrà procedere con l’atto di revocatoria, denunciando l’intento fraudolento del debitore.

I metodi legali per evitare il pignoramento per debiti privati

La migliore strada legale che si può intraprendere per evitare un pignoramento è applicare la legge salva-suicidi, ovvero la legge sul sovraindebitamento. In questo caso il debitore si fa supportare da un Organismo di composizione della crisi che redige un piano di rientro di tutto il debito o solo di parte di esso. 

Il pignoramento è un procedimento lungo, costoso e sfibrante anche per il creditore. Spesso quest’ultimo accetterà una proposta da parte del debitore nel chiudere la questione con un saldo e stralcio.

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