Aggirandosi nel reparto ortofrutta ci si sarà spesso imbattuti nel grande mistero irrisolto della differenza tra mandarini, mandaranci e clementine.
Si tratta di diverse tipologie, ovviamente imparentate tra loro, di frutto dalle proprietà benefiche simili. Infatti sono tutti agrumi ricchi di potassio, fibre e vitamine C.
Perfetti per dare vita a marmellate deliziose e per addolcire qualsiasi colazione è, però, necessario imparare a distinguerli.
In questo articolo gli Esperti di ProiezionidiBorsa daranno vita a una mini guida per imparare ad orientarsi tra questi agrumi e non confonderli mai più.
Di seguito, vedremo, dunque, come imparare a riconoscere questi frutti per non fare mai più confusione al supermercato.
Il mandarino
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Il mandarino è il più antico tra tutti questi agrumi, alcuni ritengono che si tratti addirittura del frutto originale insieme al cedro e al pomelo.
Da questi tre frutti, secondo le ricerche, avrebbero avuto origine tutti gli altri agrumi.
Come distinguere i mandarini al supermercato? Il mandarino è caratterizzato da un profumo intenso e da dimensioni ridotte.
Piccolo, ovale con la buccia gialla e pallida facilissima da rimuovere. Il gusto dolce ma leggermente acidulo si distinguerà per le sue note aspre.
Il mandarancio
Quando si tratta di mandarancio, invece, ci si trova davanti a un ibrido nato dalla fusione di mandarino e arancia dolce.
La pianta del mandarancio ha delle dimensioni maggiori rispetto a quella del mandarino con foglie più larghe e più resistenza al freddo.
Questo agrume si caratterizza per una buccia spessa e per un profumo meno accentuato rispetto al quello del mandarino. Il colore della polpa si mostrerà arancione acceso e il sapore sarà meno aspro.
Il gusto sarà simile a quello dell’arancia e le dimensioni saranno medie tra quest’ultima e il mandarino.
La clementina
Da ultima la clementina, una variante del mandarancio. Infatti, come il mandarancio la clementina è un ibrido originato da mandarino e arancia amara.
A differenza di mandarino e mandarancio la clementina non ha semi, la forma sarà rotonda ma meno schiacciata rispetto al mandarino.
La scorza è sottile e flessibile e il gusto ricorda molto quella di un’arancia con un giusto equilibrio tra aspro e dolce. Contiene più vitamina C rispetto al mandarino ed è meno calorica.
Ecco come imparare a riconoscere questi frutti per non fare mai più confusione al supermercato.