I risparmiatori sul reddito fisso, come ad esempio i buoni postali o titoli di Stato e i conti deposito, puntano a conseguire precisi obiettivi. Pensiamo alla certezza del capitale al termine dell’investimento e alla conoscenza a priori del futuro guadagno. Cioè rigettano il rischio per portare a casa un rendimento magari non eccelso ma sicuro e a scadenze già note.
Di contro, i risparmiatori con maggiore propensione al rischio puntano su strumenti come azioni, criptovalute, derivati, strumenti a leva, etc.
Ora, con riferimento ai titoli vediamo come guadagnare soldi con le azioni di Borsa secondo un metodo particolare.
Come funziona il pagamento dei dividendi delle società quotate in Borsa?
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Sono diverse le motivazioni alla base della crescita di valore di una data azione di Borsa. Parimenti, sono diversi gli approcci adottati dagli investitori per scegliere il titolo su cui investire. Oltre all’analisi dei grafici, infatti, c’è chi predilige l’analisi dei fondamentali. Forse un buon approccio è quello che unisce al meglio le due visioni.
In generale, il mercato valuta il trend attuale e prospettico di una data economia e l’andamento del comparto in cui opera una precisa azienda quotata. Quanto a quest’ultima, invece, ne valuta soprattutto la capacità di generare utili, giacché sono il motore primo del suo trend.
Al riguardo c’è chi dice, e a ragione, che gli utili sono il sale della Borsa. Del resto da sempre il mercato premia (cioè acquista) i titoli delle aziende sane e con forti capacità di generare ricchezza nel tempo. Una volta prodotta, essa viene poi gestita secondo due logiche, cioè reinvestita e/o distribuita ai soci tramite i dividendi.
Come guadagnare soldi in Borsa con il metodo del dividendo delle azioni
A grandi linee, le aziende giovani e/o in espansione e/o con perdite pendenti puntano a reimpiegare gli utili in azienda, senza distribuirli.
Di contro le aziende mature (banche, assicurazioni e gruppi finanziari, utilities, petroliferi, farmaceutici) seguono una politica dei dividendi più costante. Cioè li perequano tra un esercizio e un altro per evitare eccessi nella loro distribuzione. In tal modo trasformano il dividendo in una sorta di premio all’azionista “fedele” al capitale societario.
La distribuzione degli utili è approvata dall’assemblea dei soci e lo stacco avviene in genere in due date distinte, l’acconto e il saldo. In genere il management decide di distribuire una percentuale che varia tra il 2% e il 5% del valore del titolo azionario. La loro tassazione dipende dal tipo di partecipazione posseduta (qualificate o no), la residenza e la natura fiscale del risparmiatore.
Guadagnare soldi in Borsa seguendo il dividendo
Ora, tra i criteri in base ai quali scegliere un titolo di Borsa può starci anche quello di optare per un’azienda propensa a distribuirli con costanza. È solo uno dei vari metodi con cui fare stock picking.
Tuttavia, c’è una differenza sostanziale tra il rateo di un bond e il dividendo di un’azione. Mentre il primo è proporzionale al tempo di possesso dell’obbligazione, nel secondo non vale questo principio. Cioè si potrebbe comprare un’azione anche il giorno prima dello stacco dividendo e percepire l’utile corrispondente. Quindi una quota di ricchezza eccedente a quella maturata nel periodo di possesso del titolo.
Parimenti questo spiega il perché in genere si ha un crollo della quotazione di Borsa proprio nel giorno dello stacco dividendo. Ossia si registra una correzione del prezzo, del valore dell’azione, pari appunto alla quota di ricchezza percepita. In sostanza, è come se il prezzo di mercato del titolo prima dello stacco contenesse un ipotetico rateo del dividendo. Lo stacco vero e proprio, e il susseguente ribasso in Borsa, servirà a depurare il prezzo dalla quota di utili distribuita.
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