Come guadagnare il 7% lordo annuo grazie al BTP con una ricca cedola al 3,35%

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In un’epoca in cui molti risparmiatori inseguono metalli rari o criptovalute, c’è chi ha puntato sui prodotti tradizionali e ha fatto l’affare. Il riferimento è a chi ha deciso di scommettere su alcuni titoli di Stato in tempi relativamente recenti.

Ad esempio, chi tra il 2020 e 2021 ha sottoscritto una delle 4 emissioni dei BTP Futura oggi probabilmente non ripeterebbe l’investimento. Le quotazioni di tutti e 4 i bond si trovano sotto cento mentre il titolo più lungo, ossia il BTP 2037 addirittura sotto quota 90.

Ma andando indietro nel tempo giusto di un po’, ecco un’obbligazione di Stato con codice ISIN IT0005358806 che il Tesoro ha emesso a settembre 2018. Il BTP ha scadenza 1° marzo 2035 e in questi anni ha soddisfatto i suoi investitori. Un’ottima occasione per capire come guadagnare il 7% lordo annuo grazie a un titolo di Stato.

La scheda tecnica del BTP

Si tratta di un bond relativamente lungo, la cui durata residua è pari a circa 13,03 anni. La cedola nominale è del 3,35% lordo, pari a un 2,93125% netto e senza considerare le commissioni all’intermediario. Le date di stacco cedola sono fissate al 1° marzo e 1° settembre di ogni anno. Quindi tra circa 10 giorni il titolo pagherà circa l’1,465% netto sul valore del prestito.

L’ammontare emesso è pari a 14,8 miliardi di euro e il lotto minimo per l’acquisto è pari a 1.000 euro.

Come guadagnare il 7% lordo annuo grazie al BTP con una ricca cedola al 3,35%

Al momento il bond scambia a mercato al prezzo di 115,30 centesimi, quindi sopra il valore di emissione 100. Considerato l’attuale prezzo, il rendimento effettivo netto annuo è pari all’1,74%.

Nei suoi circa 3 anni di vita, infine, il titolo ha sfiorato 134 centesimi nel 2021 mentre il minimo è stato pari a quasi 99 centesimi poco dopo l’emissione.

Prendendo il caso del sottoscrittore della prima ora che decidesse oggi di vendere il titolo, il saldo sarebbe soddisfacente. Accanto al 10,50% di cedole lorde incassate fino allo scorso settembre, si aggiungerebbe la plusvalenza in conto capitale.

Il rendimento lordo annuo (cedole e plusvalenza) sarebbe poco oltre il 7%, niente male.

Saper sceglier il momento e il prodotto giusto

In conclusione, anche sul reddito fisso la scelta del momento e del prodotto giusto può fare tanta differenza, soprattutto a parità di emittente. Al riguardo abbiamo visto quali sono gli elementi da considerare attentamente prima di un investimento sul reddito fisso.

Investire quando i tassi sono molto bassi, infatti, espone l’investitore a possibili rischi sulle quotazioni di mercato alla ripresa dei rendimenti. Il caso degli investitori nei BTP Futura sta tutto lì a dimostrarlo. Tuttavia, non c’è nessun problema se l’investimento viene portato fino a scadenza in quanto l’emittente rimborserà sempre 100.

Approfondimento

Ecco 2 BTP con cedola sopra il 5% per guadagnare con i titoli di Stato anche nel 2022.

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