La domanda che molti risparmiatori si stanno facendo da settimane è dove investire al meglio i propri soldi. Le opportunità offerte dai mercati finanziari sono molteplici, ma per chi cerca un investimento sicuro quasi privo di rischio, i titoli di Stato possono essere una soluzione molto valida.
Le obbligazioni emesse dallo Stato italiano sono considerate molto sicure, anche se sui mercati internazionali il livello di rating non è tra i più elevati. Rimane il fatto che i titoli di Stato sono garantiti dal Ministero della economia e delle finanze. La restituzione del capitale impiegato in queste obbligazioni è certa, a meno di eventi eccezionali.
Come guadagnare il 5% all’anno investendo su alcuni titoli di Stato
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I BTP possono essere una arma efficace per combattere l’inflazione che oramai ha raggiunto in Italia il livello del 9%. Inoltre potrebbero essere un’ottima occasione di guadagno anche in conto capitale. Infatti negli ultimi mesi i prezzi di alcuni Buoni poliennali hanno perduto anche oltre il 20% sull’onda del rialzo dei tassi e delle incertezze politiche. Tuttavia il quadro economico sembrerebbe potere cambiare in meglio. Adesso l’Italia ha un nuovo Governo e il prezzo del gas sembra iniziare a calare dopo i picchi dell’estate. Inoltre i mercati potrebbero avere già scontato i prossimi rialzi dei tassi che la BCE farà da qui alla fine dell’anno.
Questo significa che dopo l’ondata di vendite dei mesi precedenti, adesso gli operatori potrebbe tornare a comprare i BTP. Un possibile nuovo flusso di acquisti sui Buoni poliennali, specialmente su quelli con scadenza superiore ai 5 anni, porterebbe i prezzi a salire e i rendimenti a scendere. Ecco che chi acquistasse adesso i BTP potrebbe fare un affare. Infatti, potrebbe sfruttare l’eventuale rialzo dei prezzi. E in caso volesse mantenere il titolo in portafoglio fino alla scadenza, potrebbe garantirsi un rendimento che in certi casi supera il 5% annuo.
Come investire al meglio puntando su questi BTP
Facciamo un esempio per capire le opportunità che i BTP offrono in questo contesto di mercato. Il Buono del Tesoro poliennale con scadenza nel giugno del 2032 (Isin: IT0005466013), al momento dell’analisi quota circa 72 centesimi. Chi lo acquistasse adesso e lo detenesse fino alla scadenza, otterrebbe un rendimento effettivo a scadenza del 4,5% annuo.
Ma l’investitore potrebbe puntare anche su un guadagno in conto capitale in un periodo più breve. Infatti il prezzo del bond governativo da inizio anno a metà ottobre, è calato di oltre il 27%. Tuttavia da qualche settimana i prezzi sembrano avere cessato di scendere. Potrebbe essere arrivato il momento del recupero. Se nei prossimi mesi i prezzi salissero fino a 84 centesimi, guadagnerebbero oltre il 16% in conto capitale. L’impresa non è impossibile, considerato che il BTP quotava 84 centesimi ad agosto scorso.
Qual è il rischio? Che i valori possano continuare a scendere, ma rimane comunque il paracadute dello Stato. Ricordiamo che nel 2032 il MEF rimborserà il titolo a 100 centesimi e quindi chi potrà tenerlo fino alla scadenza non patirà nessuna perdita. L’unico rischio è il mancato rimborso del titolo alla scadenza, evento che però non si è mai verificato.
Come guadagnare con i soldi sul conto corrente e massacrati dall’inflazione
Abbiamo scoperto come guadagnare il 5% all’anno con titoli di Stato a lunga durata. Chi non volesse investire su BTP con rimborso tra dieci anni ha comunque altre opzioni interessanti su cui puntare. Per esempio i BOT. I Buoni ordinari del Tesoro dopo anni di oblio sono tornati in auge e oggi offrono rendimenti interessanti. Oppure un risparmiatore può puntare su BTP ma con scadenza residua più breve.
Infine anche i conti di deposito oggi danno redimenti interessanti. Alcuni arrivano ad offrire anche il 4%.
Chi invece volesse a un flusso di cassa annuo, potrebbe puntare su 3 Buoni del Tesoro poliennali con le cedole generose. Il risparmiatore che investisse su questi titoli, potrebbe puntare su un pagamento importante di interessi annualmente e contemporaneamente sfruttare il possibile rialzo dei prezzi.