Dopo un biennio da dimenticare, il 2020-2021, per le obbligazioni di Stato è arrivata la stagione della riscossa. Da (almeno) inizio anno, infatti, il mercato sta vendendo bond sovrani, specie quelli di alcuni dei Paesi con rating più deboli come l’Italia.
Quando gli operatori vendono, i prezzi scendono, e quando il prezzo scende il rendimento sale. Tradotto, se un anno fa era poco conveniente investire in BTP oggi il discorso è mutato.
Tuttavia, è bene precisare che si tratta comunque di rendimenti reali negativi. Al rendimento lordo vanno tolte sia le commissioni e la ritenuta fiscale, sia l’attuale tasso d’inflazione. A dire il vero il carovita degli ultimi mesi è difficile da contrastare con molti degli investimenti ordinari. Per il 2022 bisognerebbe avere un rendimento annuo di almeno il 9% (o più) per provare a pareggiare le spese e l’inflazione.
Premesso ciò, vediamo come guadagnare il 15% sicuro a medio termine con questi strumenti del reddito fisso.
Meglio investire in titoli di Stato a breve o medio o lungo termine?
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Il rialzo della curva dei rendimenti ha reso i BTP più interessanti anche sulle medie scadenze. In sostanza per puntare a un rendimento del 3% circa non è affatto necessario sporgersi sulle lunghe o lunghissime distanze.
Una buona notizia per l’investitore avulso al rischio e che ama il reddito fisso. In questi casi è meglio rinunciare all’1-2% in più offerto dai titoli lunghi, le cui quotazioni sono molto variabili sul mercato. Se l’intento dell’investimento è quello di generare piccole rendite periodiche senza mettere più di tanto a repentaglio il capitale, il breve-medio periodo è la risposta giusta.
Un’alternativa su come guadagnare il 15% sicuro a medio termine grazie ai BTP
Per rendercene conto prendiamo in considerazione due BTP di durata residua tra i 4,5 e i 5 anni.
Il bond con ISIN IT0005416570 ha ancora una durata residua di 4,9 anni. La scadenza è fissata al 1° settembre 2027 e presenta una cedola nominale lorda dello 0,95% (0,83125% netto). Tuttavia, il titolo scambia a mercato a circa 87,60 centesimi, per un rendimento netto annuo che sfiora il 3,5%.
Riducendo di una spanna la durata residua (scadenza il 1° aprile 2027), ecco il BTP con ISIN IT0005484552. La cedola lorda è pari all’1,1% mentre il rendimento netto effettivo oscilla sul 3,4%. Il titolo, infatti, scambia sul MOT a 0,894 euro.
S’intuisce che i due bond non coprono dall’attuale carovita. In compenso rappresentano un discreto parcheggio della liquidità a medio termine alternativo al conto corrente.
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