Ci sono dei paesi dove la pensione subisce una decurtazione minore, grazie alla fiscalità agevolata. Si tratta di paesi dove si riesce a percepire una pensione più alta in quanto alla stessa vengono sottratte meno tasse. Quindi, molti pensionati, dopo aver lavorato una vita, decidono di trasferirsi in paesi a fiscalità agevolata proprio per godersi la tanto agognata pensione. A fronte della disponibilità a trasferirsi all’estero mostrata dagli anziani, detti stati offrono sostanziosi sconti sulle imposte da pagare. Infatti, le convenzioni internazionali contro la doppia imposizione garantiscono che quel reddito verrà tassato solo una volta, nel paese di residenza. Così, grazie al taglio delle tasse, l’importo della pensione diventa più alto. Talvolta, c’è addirittura l’esenzione completa, con la conseguenza che la pensione percepita diventa del tutto esentasse. Secondo le statistiche dell’INPS, sono quasi 400 mila i pensionati che si sono trasferiti all’estero, sia in Paesi europei che extra unione. Si tratterebbe di una percentuale complessiva del 2% circa di pensionati. Quindi, per sapere come godersi la pensione in paesi a fiscalità agevolata, occorre illustrare quali sono le condizioni offerte da Paese a Paese. Gli stati interessanti, sotto questo punto di vista sono: Portogallo, Malta, Cipro, Tunisia, Grecia.
Come godersi la pensione in paesi a fiscalità agevolata
Portogallo
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Al primo posto per trasferimenti di pensionati, si pone il Portogallo, per il programma assolutamente convincente. Ivi si sono trasferiti circa 3mila italiani, che hanno la possibilità di godere di una tassazione pari a zero per i primi 10 anni. Tuttavia, recentemente è stata varata una riforma che ha introdotto una flat tax del 10% sui redditi da pensione dei residenti di nazionalità straniere. Quindi, oggi, il Portogallo pur rimanendo una meta ambita, non è più un vero e proprio paradiso fiscale per i pensionati.
Grecia
La Grecia ha annunciato che inserirà, nella prossima legge di Bilancio, una tassazione al 7%. Anche in questo caso la condizione richiesta è quella di trasferire la residenza. Tuttavia, in questo caso, bisognerà mantenerla per i successivi 10 anni. Se dovesse andare in porto, la Grecia, anche per le sue bellezze naturali, potrebbe proporsi come alternativa al Portogallo. Infatti, applicando un’aliquota del 7%, ad esempio, su una pensione di 24mila euro lordi annui si pagherebbero 1.400 euro di tasse. E ciò, a fronte dei circa 4mila euro che si pagano in Italia. Insomma, un vero affare!
Cipro
Cipro offre molti vantaggi, a partire da una assenza di tassazione fino a 19.500 euro lordi annui. Quindi se la pensione è al di sotto di questa soglia (circa 1.500 euro netti al mese) la pensione sarà completamente esentasse. Anche le pensioni più alte godono di un regime di favore, con una tassazione che oscilla attorno al 3% su importi di 3mila euro mensili. Poi, inizia progressivamente ad aumentare oltre i 60mila euro annui, arrivando fino ad un’aliquota del 35%. Anche qui, si potrebbe arrivare a pagare zero tasse sulla pensione!
Malta
Qui abbiamo un’aliquota fissa del 15%. Tuttavia, al contrario di Cipro, il programma mira ad attirare soprattutto i pensionati con redditi alti. Pertanto, l’imposta minima da versare per beneficiare della tassazione agevolata dovrà ammontare ad almeno 7.500 euro annui. Ne consegue che, in questo caso, il trasferimento è consigliabile a coloro che percepiscono pensioni superiori a 50mila euro annui.
Tunisia
Qui abbiamo una soglia non imponibile pari all’80% dell’importo complessivo, quindi verrà tassato solo il residuo 20%. La tassazione, su detta aliquota minima è progressiva come quella italiana (ossia pari al il 35% sopra i 50mila euro). Tuttavia, si consideri che la tassazione grava solo un quinto della pensione anziché sull’intero.