Per dimissioni si intende l’atto con il quale un lavoratore di sua spontanea volontà lascia il lavoro. In parole povere con le dimissioni un lavoratore lascia il suo posto di lavoro a prescindere dalla volontà del datore di lavoro. L’unico modo che hanno i lavoratori dipendenti per lasciare il loro posto di lavoro sono le dimissioni telematiche. Una procedura assai particolare che va seguita attentamente per non rischiare di commettere errori che possono costare abbastanza caro. Nessuna lettera deve essere inviata dal lavoratore alla propria azienda, perché con la procedura telematica si completa tutto automaticamente.
Come funzionano le dimissioni telematiche e quando non sono dovute
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Tramite patronato o tramite professionisti abilitati, o ancora, in maniera autonoma con lo SPID, l’unica via possibile per dimettersi è la procedura telematica. Il lavoratore deve collegarsi al sito del Ministero del Lavoro, trovare il proprio datore di lavoro tra quelli con cui sono attivi i rapporti e inserire le proprie dimissioni. La procedura rilascia la ricevuta di avvenuta trasmissione con tanto di modello di dimissioni pronto da scaricare e stampare. L’unica accortezza che il lavoratore deve avere è il calcolare bene i tempi del preavviso. Infatti in base alla durata del servizio presso lo stesso datore di lavoro, in base al settore lavorativo e al livello di inquadramento, bisogna dare determinati giorni di preavviso. E questo è un obbligo per evitare di incorrere in errori e problemi con il datore di lavoro.
Quando possono essere evitate
Tralasciando i rischi che si corrono a dare delle dimissioni senza il giusto preavviso che possono portare a sanzioni su stipendio e Trattamento di fine rapporto (TFR), ci sono casi particolari da affrontare. Come funzionano le dimissioni telematiche quindi è argomento assai complicato. Per esempio, il lavoratore che è assunto con contratto a tempo determinato, alla scadenza del contratto come logica, non deve produrre nulla. Infatti le dimissioni telematiche non sono dovute. Le dimissioni non dono obbligatorie per via telematica anche durante il periodo di prova.
Dal momento che durante il periodo di prova non bisogna rispettare il termine di preavviso, basta avvisare il datore di lavoro alla vecchia maniera. In pratica, possibile produrre le dimissioni anche consegnandole direttamente al datore di lavoro. In questo caso nessuna procedura telematica e dimissioni che decorrono proprio dal giorno di avvenuta consegna. L’alternativa è la consegna via raccomandata con ricevuta di ritorno. In questo caso la decorrenza delle dimissioni non dalla data di spedizione della raccomandata, bensì dalla data di ricezione da parte del datore di lavoro, come riportata sulla ricevuta di ritorno.
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