Come funzionano gli assegni familiari per genitori non sposati e conviventi

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Come funzionano gli assegni familiari per genitori non sposati e conviventi? In questo articolo cercheremo di sciogliere alcuni dubbi circa il calcolo dell’assegno familiare in un particolare caso: ossia, quando i genitori convivono ma non sono sposati. I tecnici di ProiezionidiBorsa vi illustrano i principali aspetti per questo tipo di nucleo familiare.

Quali sono i principali dubbi in questi casi

L’attuale situazione delle famiglie di nuova generazione vede spesso l’assenza di un formale contratto di matrimonio a suggello dell’unione. In questi casi, come funzionano gli assegni familiari per genitori non sposati e conviventi? Ciò comporta non pochi dubbi circa la possibile richiesta di un sostegno economico per mezzo degli assegni familiari. Un esempio potrebbe più facilmente immergere il lettore nella situazione:

la Sig.ra Rosa, madre di Cristina e Paolo, convive con il suo compagno e padre dei loro figli. Benché non abbiano sottoscritto un contratto di matrimonio, essi si configurano a tutti gli effetti come genitori dei due piccoli. Tuttavia non sanno come considerare il nucleo familiare. Cosa si dovrebbe fare in questi casi? Quali redditi si devono inserire nella richiesta degli assegni al nucleo familiare?

A chi spettano gli assegni per il nucleo familiare

Secondo le regole valide per il calcolo dell’assegno per il nucleo familiare, si deve considerare il nucleo familiare ANF, nucleo diverso da quello anagrafico. Che significa? Per quanto riguarda il nucleo relativo agli ANF (Assegni Nucleo Familiare), ci si deve attenere a quanto stabilisce l’art. 2, comma 6, legge 153/1988. Secondo la legge, il nucleo familiare è quello che si compone di:

a) i figli minori o i figli equiparatii

b) il coniuge che non risulti effettivamente o legalmente separato;

c) i figli maggiorenni studenti fino fino all’età di 21 anni se appartengono ad un nucleo numeroso;

d) i figli maggiorenni che risultano totalmente inabili al lavoro in maniera permanente;

e) fratelli o sorelle del richiedente se conviventi e in possesso di precisi requisiti.

Come ottenere gli assegni familiari nel caso di genitori non spostai ma conviventi

Stando ai dati che si riportano nel summenzionato elenco, come funzionano gli assegni familiari per genitori non sposati e conviventi? Dai dati presenti pare evidente che il genitore non sposato e convivente non figuri. Per tale ragione, i suoi redditi non andranno inseriti nella richiesta di assegni al nucleo familiare. Sulla scorta di questi dati, dunque, uno dei due genitori può inoltrare la richiesta degli assegni senza indicare il reddito dell’altro. La scelta del genitore richiedente si può effettuare in maniera arbitraria e solitamente è preferibile che la inoltri quello con reddito più basso.

Un approfondimento che abbiamo trattato in precedenza riguarda la richiesta degli assegni familiari da parte dei pensionati. È possibile documentarsi in maniera approfondita accedendo alla pagina qui

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