Come funziona l’accredito dello stipendio, con o senza conto corrente, per i dipendenti della PA e per il settore privato

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Il conto corrente bancario o postale è obbligatorio al fine di poter prendere mensilmente lo stipendio? La domanda è d’obbligo anche perché, al riguardo, ci sono delle soluzioni alternative. Per esempio, nulla vieta a un lavoratore di attivare l’accredito del proprio stipendio non su un conto corrente bancario o postale, ma su una carta conto, che è la classica carta ricaricabile con IBAN. Quindi l’accredito della somma spettante avviene sempre con uno strumento che è tracciabile. Avviene nel pieno rispetto della Legge anche se non si tratta di un conto corrente che, rispetto alla carta ricaricabile con IBAN, in genere è più costoso.

Con un basso numero annuo di movimentazioni, infatti, la carta conto con IBAN è generalmente più conveniente rispetto al conto corrente bancario o postale. Vediamo allora di chiarire questo importante aspetto anche facendo la distinzione tra i lavoratori del settore privato e quelli del pubblico impiego.

Come funziona l’accredito dello stipendio con o senza conto corrente per i dipendenti della PA e per il settore privato

Nel dettaglio, rispetto al passato, lo stipendio non si incassa più in contanti recandosi presso l’ufficio del proprio datore di lavoro. Questo anche perché, sui pagamenti che sono cash, in Italia ci sono dei limiti di Legge da rispettare. Altrimenti le sanzioni che possono scattare sono davvero pesanti.

Attualmente, infatti, in Italia la soglia massima per i pagamenti cash, anche se frazionati, è fissata in 1.999,99 euro. Ma dal prossimo anno questa soglia dovrebbe dimezzarsi scendendo a 999,99 euro. Quindi, nel 2023 nessun lavoratore, che sia un dipendente pubblico o un lavoratore del settore privato, potrà in ogni caso prendere in contanti uno stipendio superiore alla soglia dei mille euro.

Questa è quindi la risposta su come funziona l’accredito dello stipendio. Fermo restando che, d’accordo con il datore di lavoro, un impiegato può prendere lo stipendio anche senza avere un conto corrente. E nemmeno una carta conto ricaricabile con IBAN. Ma sempre a patto che sia garantita la tracciabilità. È il caso, per esempio, del pagamento dello stipendio al lavoratore con un assegno. Uno strumento di pagamento che, sebbene meno utilizzato rispetto al passato, garantisce comunque la piena tracciabilità dell’operazione.

Il libretto di risparmio postale

C’è, inoltre, una corsia preferenziale, rispetto ai lavoratori del settore privato, per quel che riguarda lo stipendio da accreditare ai dipendenti pubblici. Questi ultimi, infatti, possono farsi mensilmente accreditare lo stipendio anche su un libretto di risparmio postale.

Approfondimento

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