Il sistema pensionistico italiano prevede molte possibilità di pensionamento in base ai requisiti del lavoratore. Di solito, i requisiti richiesti sono anagrafici e contributivi. Ma ci sono alcune forme pensionistiche, come Quota 41 e APE sociale, che prevedono anche alcune tutele. Per sapere come funziona la pensione e con quale metodo è calcolato l’assegno, bisogna illustrare le vari opzioni. In quest’articolo, riportiamo in breve le possibili forme pensionistiche in vigore e il sistema utilizzato per il calcolo.
Come funziona la pensione e con quale metodo è calcolato l’assegno?
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Come sopra menzionato l’INPS eroga diverse prestazioni pensionistiche. Partiamo dalla Quota 100 che permette ancora per quest’anno, l’accesso con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Per l’anzianità contributiva sono validi i contributi versati a qualsiasi titolo (obbligatori, da riscatto, volontari, eccetera). Questa forma pensionistica non è penalizzante in quanto calcolata con il sistema misto (retributivo più contributivo).
Da quella di vecchiaia anticipata all’APE Sociale
La pensione di vecchiaia anticipata è per coloro che hanno versato il primo contributo dal 1° gennaio 1996 e devono rispettare determinati requisiti. Permette di accedere a 64 anni di età e 20 anni di contributi. Questa misura è calcolata con il sistema contributivo puro, e può risultare penalizzante.
Un’altra forma pensionistica calcolata con il sistema contributivo è l’Opzione Donna. Una forma dedicata esclusivamente alle lavoratrici e permette di anticipare la pensione di 8/9 anni (dipendenti o autonome) con 35 anni di contributi. L’Opzione donna scade a fine 2021, salvo eventuale proroga.
Pensione Quota 41 destinata ai lavoratori precoci che rientrano in determinate tutele. L’anzianità contributiva richiesta è di 41 anni e il calcolo dell’assegno è effettuato con il sistema misto.
Poi, la pensione di anzianità con 67 anni di età e minimo 20 anni di contributi. Il calcolo in questo caso è effettuato con il sistema misto (retributivo più contributivo). Questa misura è adeguata all’aspettativa di vita, quindi, il requisito anagrafico può variare.
Infine, il sussidio APE Sociale con scadenza al 31 dicembre 2021. Si tratta di un sussidio erogato dall’INPS ai soggetti in stato di bisogno con un ‘età di 63 anni e 30/36 anni di contributi. L’indennità è riconosciuta fino all’età pensionabile prevista per la pensione di vecchiaia. Anche in questo caso l’accesso è previsto solo in base a particolari tutele.