Come funziona la patrimoniale e come evitarla quando potrebbe scattare

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La tassa patrimoniale torna al centro del dibattito politico e della campagna elettorale. Alcuni partiti la propongono altri dichiarano che non la metteranno mai. Quindi è utile fare un po’ di chiarezza definendo cos’è un’imposta patrimoniale. Inoltre occorre sapere che in Italia esistono già alcune imposte patrimoniali e che non necessariamente una tassa di questo tipo è da demonizzare.

Partiamo dal capire che cos’è un’imposta patrimoniale facendoci aiutare dalla definizione dell’enciclopedia Treccani. La Treccani definisce patrimoniale una tassa che grava sui beni dei singoli contribuenti, il patrimonio. Possiamo identificare 5 tipi di tassa patrimoniale. Quella reale che grava sui beni reali dei contribuenti. Per esempio l’IMU, l’Imposta unica municipale, grava sui beni immobili, quindi reali. L’IMU è una delle varie patrimoniali che tutt’oggi gravano sul contribuente italiano.

Come funziona la patrimoniale e come evitarla quando potrebbe scattare

Esiste una patrimoniale soggettiva, che grava sull’intero patrimonio personale. Per esempio la tassa di successione può essere considerata una patrimoniale che rientra in questa categoria.

Poi abbiamo la patrimoniale sugli extraprofitti. Per esempio quella varata dal Governo Draghi sugli extraprofitti delle aziende dell’energia può rientrare in questa categoria.

Infine le patrimoniali si possono classificare in straordinarie ed ordinarie. L’imposta di bollo di 34,2 euro sui conti correnti è una patrimoniale ordinaria. La patrimoniale del 6 per mille messa dal Governo Amato nel 1992 sui soldi giacenti sui conti bancari può essere considerata straordinaria.

La possibile patrimoniale

Il prossimo Governo potrebbe decidere di imporre una nuova patrimoniale. Per esempio potrebbe accadere che il nostro debito pubblico vada fuori controllo. La Commissione UE potrebbe richiedere all’Italia una manovra di aggiustamento dei conti per continuare a dare i fondi del PNRR. Così un Governo potrebbe decidere di mettere una patrimoniale.

Per esempio un esecutivo potrebbe tornare a tassare le prime case (patrimoniale reale). Oppure un Governo potrebbe mettere una tassa una tantum sui patrimoni superiori a una certa soglia (patrimoniale soggettiva). O ancora fare un prelevamento una tantum sui soldi depositati sui conti correnti (patrimoniale straordinaria).

Abbiamo scoperto come funziona la patrimoniale e i vari tipi d’imposta. Difendersi da una possibile patrimoniale è complicato, perché a priori non si conosce se sarà messa e dove potrebbe essere applicata. Ma ci si può difendere adottando soluzioni generali. Per esempio, lasciare solo una piccola cifra sui conti correnti e investire il resto in titoli emessi dallo Stato italiano o equiparati, come i Buoni postali. Tra l’altro, riducendo la giacenza media sui conti correnti, si potrebbe anche ridurre l’ISEE.

Due soluzioni per difendersi dall’imposta sui conti correnti ma non sulla casa

Altra soluzione potrebbe essere quella di investire i risparmi in polizze sulla vita che garantiscono un rendimento a scadenza. Anche l’investimento in fondi pensione metterebbe al riparo i soldi da una eventuale patrimoniale sui conti correnti.

Difficile evitare una patrimoniale sui beni reali, per esempio sulla casa. Oggi l’IMU grava solo sulla seconda casa, ma se dovesse tornare anche sulla prima casa sarebbe impossibile evitarla. A meno che non si decida di vendere l’immobile e vivere in affitto.

Abbiamo visto come funziona la patrimoniale. Una tassa è certamente una riduzione di ricchezza per chi la subisce. Tuttavia se i soldi prelevati servissero per migliorare i servizi dedicati alla collettività, in questi casi la patrimoniale non sarebbe da demonizzare. Questa imposta di per sé non è il male assoluto. L’uso inefficiente sbagliato dei soldi che se ne ricavano la rendono odiosa e sbagliata.

Approfondimento

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