Al netto delle eccezioni che non mancano mai, il 2023 sarà ricordato come un anno generalmente positivo per gli investitori. Molte Borse mondiali, Piazza Affari inclusa, sono in salita da mesi, mentre sul reddito fisso c’è stato un forte riscatto da parte di bond sovrani e corporate. A quest’ultimo riguardo vedremo qui come funziona il nuovo bond Intermonte a cedola fissa dell’8,25% per i primi 2 anni e poi cedola variabile fino a scadenza.
Tuttavia, non sono da meno anche i ritorni offerti da altri prodotti concorrenti come conti deposito e i prodotti del risparmio postale. Ad esempio abbiamo visto come la nuova offerta Supersmart sul libretto Smart da ieri offre il 4,00% annuo lordo sulla nuova liquidità.
Le obbligazioni che pagano cedole fisse e costati ad altre variabili
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Più in generale si assiste a un ricco pullulare di prodotti e soluzioni differenti capaci di soddisfare i più diversi profili di rischi dei risparmiatori.
Prendiamo il caso delle obbligazioni a cedole miste, ossia fisse e variabili. Qui si è da poco concluso il collocamento del bond targato Cassa Depositi e Prestiti che paga il 5,00% annuo lordo i primi 3 anni e variabile nel triennio successivo.
È di questi giorni, invece, l’emissione di un bond decennale ad opera di Intermonte Investment Bank in collaborazione con Societè Generale. Il titolo tecnicamente prende il nome di “Obbligazione Callable Tasso Misto con Cap & Floor 10 anni in EUR”. Già dalla sua lettura s’intuisce buona parte della natura e struttura del bond.
L’obbligazione ha codice ISIN XS2699558305, è denominata in euro e ha un taglio minimo di 1.000 €. Il prezzo di emissione è al 100% del valore nominale mentre al momento in cui scriviamo i prezzi denaro lettera sono pari a 99,12 e 99,87.
Le date emissione e scadenza sono, nell’ordine, 13 novembre 2023 e 14 novembre 2033, pertanto la durata massima è di 10 anni e 1 giorno. L’emittente, infatti, potrà rimborsarlo anzitempo come vedremo tra poco.
Come funziona il nuovo bond Intermonte a cedola fissa dell’8,25% per i primi 2 anni e poi cedola variabile fino a scadenza?
Come già anticipato, la struttura dei rendimenti è di tipo misto. Abbiamo un tasso fisso e costante per il biennio iniziale e poi una cedola variabile dal 3° al 10° anno. Nello specifico, la scheda prodotto dell’obbligazione prevede quanto segue:
- il tasso annuo lordo dei primi 2 anni è dell’8,25%, con ritenuta fiscale al 26% come per tutti i corporate bond. Essa verrà pagata in un’unica soluzione al termine del biennio, pertanto l’accredito avverrà il 13 novembre 2025;
- una cedola variabile pari al tasso Euribor a 3 mesi. Tuttavia, è previsto un cap dello 0,00% e un floor del 5,00%, cioè un pavimento e un tetto al, rispettivamente, ribasso e rialzo del tasso Euribor. Il tasso di rifermento verrà rilevato 2 giorni lavorativi prima della data stacco cedola;
- un eventuale rimborso anticipato (a discrezione dell’emittente) del capitale ogni 3 mesi, a partire dal 3° anno di vita del titolo. Esso avverrebbe comunque al 100% del valore nominale, maggiorato degli interessi netti maturati fino a quel momento. Le date di eventuale rimborso anticipato sono indicate nella scheda tecnica del prodotto. Se questa circostanza non dovesse verificarsi il titolo maturerebbe interessi fino al termine. Il rimborso del capitale, pertanto, avverrebbe a scadenza, nel 2033, sempre al 100% del valore nominale.
In chiusura, come sempre, invitiamo il Lettore a leggere attentamente i prospetti ufficiali (KID e le Condizioni Definitive) per tutti i dettagli del caso.