L’Agenzia delle Entrate con una circolare ha specificato chi potrà usufruire del Bonus benzina da 200 euro. Questo benefit è stato pensato esclusivamente per una categoria di cittadini e può essere utilizzato per auto a benzina, gasolio, ma anche GPL e metano. Ma l’Agenzia delle Entrate ha specificato che questo contributo può essere utilizzato anche da un privato che ha un veicolo ad alimentazione diversa, da quelle sopra specificate.
Il Bonus benzina da 200 euro non ha nulla a che vedere con il Bonus da 200 euro per i lavoratori. Infatti quest’ultimo, previsto nel Decreto Aiuti, è rivolto a dipendenti, pensionati, autonomi, partite IVA, ma anche disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza. L’obiettivo è quello di sostenere le difficoltà economiche delle famiglie con bassi redditi.
Come funziona il Bonus da 200 euro che spetta ai lavoratori dipendenti e come ottenerlo
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Il Bonus da 200 euro della benzina, invece, è rivolto alla lotta contro il caro carburante. Il Governo nei mesi scorsi, per contenere il rialzo dei prezzi alla pompa, ha ridotto di circa 30 centesimi le accise sui carburanti. Con questo contributo si propone di sostenere i datori di lavoro e i loro lavoratori privati. Infatti solo i datori di lavoro privati, ma anche gli autonomi che dispongono di propri dipendenti, possono accedere a questo buono. Questa categoria di persone può richiedere il Bonus per i propri dipendenti per i rifornimenti di carburante per autotrazione.
Ma come funziona il Bonus da 200 euro per i carburanti? La comunicazione dell’Agenzia delle Entrate del 15 luglio ha specificato che questo contributo vale per i veicoli a benzina, gasolio, GPL e metano. Ma il messaggio riporta anche che il buono vale anche per dipendenti di aziende private, che hanno mezzi a motore elettrico.
Quindi, aziende che hanno dipendenti che utilizzano veicoli elettrici possono richiedere per i lavoratori il buono da 200 euro per la ricarica.
Inoltre, sempre nel comunicato, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che questo aiuto economico non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Nel progetto di transizione ambientale lo svecchiamento del parco auto nazionale è un punto importante. Questo è uno dei motivi per cui negli ultimi mesi il Governo ha varato degli incentivi per l’acquisto di nuove auto, ma anche di nuove moto. Gli incentivi per una nuova moto hanno raggiunto un valore massimo di 4.000 euro. Questi contributi si ripeteranno anche per il prossimo anno.
La spinta verso mezzi sempre meno assetati di carburante e meno inquinanti potrebbe spingere a nuovi incentivi anche per le auto.
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