Come funziona il bonus condizionatori con 16 mila euro in regalo e pagamento a rate

condizionatori

Le agevolazioni per l’acquisto dei condizionatori sono accessibili anche senza ristrutturazione dell’immobile. Ecco in sintesi come funziona il bonus condizionatori con 16 mila euro in regalo e pagamento a rate.

Sembra proprio che il Governo abbia riflettuto sul fatto che il clima si sta tropicalizzando anche per coloro che non hanno in programma grosse ristrutturazioni. Era in effetti opportuno che l’acquisto dei condizionatori potesse godere di un bonus a sé stante dato che ormai i condizionatori sono un bene di prima necessità. Considerate le conseguenze che il caldo torrido ha sulla salute, è giusto e condivisibili facilitare l’acquisto e l’installazione degli split.

Il vantaggio è garantito anche senza ISEE

L’agevolazione può salire fino al 65% partendo a un minimo del 50%, per un tetto massimo di spesa di euro 16 mila. Non occorre presentare dichiarazione ISEE perché il bonus è concesso a chiunque effettui interventi di miglioramento energetico dell’immobile. L’unica cosa necessaria è installare o sostituire un impianto di raffrescamento con uno a pompa di calore entro il 31 dicembre 2021.

Come funziona il bonus condizionatori con 16 mila euro in regalo e pagamento a rate

Tutti i bonus sono ormai collegati al concetto di risparmio energetico ed anche in questo caso non si sfugge alla regola. Per usufruire del bonus condizionatori occorre dimostrare che il nuovo split installato ha una maggiore efficienza energetica rispetto al precedente. La maggiore efficienza ed il risparmio energetico dovranno essere dimostrati con la documentazione che accompagna l’apparecchio, fornita dal venditore. Inoltre bisogna riportare una relazione del termotecnico, ingegnere o perito, che attesti il risparmio energetico. In particolare lo sconto del 50% spetta a chi acquista un condizionatore per una ristrutturazione ordinaria dell’appartamento. La detrazione sale al 65% per chi sostituisce il condizionatore con uno a pompa di calore di classe energetica migliore del precedente.

L’etichetta del condizionatore

Come tutti i grossi elettrodomestici anche i condizionatori hanno una loro classe energetica indicata in etichetta. Per anni ci siamo abituati a cercare elettrodomestici in classe A, poi migliorata in A+ ed addirittura A++.

Adesso dovremo abituarci alle nuove etichette perché cambiano le lettere di riferimento.

I lavori di ristrutturazione nell’anno precedente

Dato che installare l’aria condizionata comporta comunque lavori nell’appartamento il bonus condizionatori non è del tutto scisso dal concetto di ristrutturazione. Però lo Stato ammette la detrazione anche se i lavori sono stati effettuati l’anno precedente. Vanno bene anche lavori di manutenzione straordinaria all’immobile. Per esempio la sostituzione degli infissi, oppure la ricostruzione di pareti interne senza modificare la distribuzione di spazi e volumetrie.

I soggetti che possono chiederlo

La platea dei beneficiari è piuttosto ampia e comprende sia il pieno che il nudo proprietario. Può usufruirne anche colui che abbia la casa in comodato d’uso gratuito. In pratica si vuole garantire un maggior confort abitativo a chi effettivamente viva la casa. Inoltre possono chiedere questo bonus sia le persone fisiche che le partite IVA ed anche gli istituti che gestiscono case popolari.

Il bonus condizionatori può essere abbinato al bonus mobili, ma le modalità di funzionamento impongono di anticipare la spesa per poi recuperarla, in questo modo. 

Il pagamento a rate

Le rate sono quelle relative alla detrazione fiscale. Si tratta di una detrazione in 10 anni per questa facilitazione che non prevede pagamento con sconto in fattura o cessione del credito.

Consigliati per te