Come fare un buon impasto per la pizza?
Riuscire a fare una buona pizza è il sogno di ogni amante della cucina. Fatto sta che troviamo sempre una bella differenza fra quella che facciamo noi a casa e quella che invece si mangia in una vera pizzeria.
Con questo articolo cercheremo di colmare la differenza.
Come è nata la pizza
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Stendere della farina mischiata con acqua per fare una sorta di schiacciata è una tradizione più che millenaria. Era presente già in diversi popoli nel mondo e nella storia, anche in Italia. Invece la pizza così come la conosciamo oggi, è nata a Napoli. Si racconta che un cuoco napoletano volle fare omaggio alla regina d’Italia, Margherita di Savoia. Creò così una combinazione di alimenti – pomodoro, mozzarella e basilico – che avevano gli stessi colori della bandiera italiana. Tuttavia, questo racconto è solo una leggenda, che però conferma che la pizza è partenopea come origine.
L’impasto della pizza
Per fare una buona pizza, bisogna avere un buon impasto. Questa base della pizza è fondamentale. La pizza infatti è un alimento da forno molto semplice da preparare e quei pochi ingredienti di cui si compone, devono essere trattati con gentilezza. Vediamo come.
Preparazione dell’impasto
L’impasto si prepara a mano. Questa manualità permette di seguire e di correggere eventuali incertezze.
Si decide la base su cui lavorare. Meglio se di legno, perché il legno mantiene la temperatura, cosa importante mentre si lavora la pasta.
Si pone sul piano di lavoro la giusta quantità di farina setacciata. Create quindi con le mani al centro un piccolo cratere. Aggungete poi il lievito di birra, un poco di olio e una punta di zucchero. Infine, impastate aggiungendo dell’acqua tiepida.
La lavorazione
Ogni tanto, sul piano di lavoro, spargete della farina per non fare attaccare la pasta. Questa va piegata su un lato e poi allungata con il palmo della mano, stendendo il braccio davanti a sé. Si ripetono queste mosse per circa venti minuti, fino a quando la pasta non ha raggiunto una consistenza elastica.
A questo punto, la si prende e si adagia in un recipiente alla cui base si è spolverata della farina. Il contenitore è meglio che sia di plastica o di un materiale non freddo. Lo si avvolge in una coperta e si lascia lievitare lentamente e a temperatura ambiente per qualche ora.
Finita la lievitazione, si lavora la pasta per allargarla e stenderla nella teglia, se si utilizza il forno casalingo.