Si può fare un bonifico per conto terzi? È possibile procedere al saldo di pagamento dal proprio conto corrente per conto di un parente o di un amico? Possono essere diverse le ragioni per cui una persona dovrebbe avere la necessità che sia un terzo ad effettuare il bonifico al suo posto. Vediamo se ciò è possibile e come sia preferibile operare senza incorrere in sanzioni o commettere errori.
Quando si tratta di donazione indiretta?
Indice dei contenuti
Mettiamo il caso che facciate un bonifico per conto di un vostro nipote relativo al pagamento di un nuovo smartphone acquistato su internet. In questo caso, si verificherebbe quella che viene definita donazione indiretta. Che significa? La donazione indiretta è un’operazione finalizzata all’arricchimento del donatario che segue, però, un iter diverso dal consueto atto notarile. In questo caso, non vi sono dubbi circa la legittimità dell’operazione che, avvenendo con mezzi tracciabili, non si espone alla violazione di leggi fiscali.
Come fare un bonifico a nome di un’altra persona e quale causale inserire
Certamente, nella misura in cui si esegue il bonifico, è buona norma specificare nella causale quanto sopra citato. Ad esempio, è auspicabile segnare “pagamento xxx per conto di Tizio Rossi”, oppure, specificare che si tratta di una donazione indiretta sempre nella causale: “acquisto xxx donazione indiretta in favore di Tizio Rossi”. In questa maniera, ci si libera anche dalla presunto compenso erogato per lavoro in nero. È importante che la causale del bonifico sia sempre molto precisa e dettagliata in maniera che si possa chiaramente risalire allo specifico pagamento effettuato.
Quello che dice la legge al riguardo
Come fare un bonifico a nome di un’altra persona? Se l’importo del bonifico è superiore ad alcune somme stabilite dagli istituti di credito, all’atto dell’esecuzione è possibile fare questo: selezionare la casella “dichiaro di operare per conto terzi”. Secondo quanto disposto dall’articolo 1180 del codice civile, il terzo può adempiere per conto del debitore previo accordo con quest’ultimo. In questi casi, è bene accertarsi che il creditore non abbia nulla in contrario. Infatti, la legge stabilisce che il creditore potrebbe, in alcuni casi, rifiutare l’adempimento offertogli dal terzo.