Alla morte di un familiare sorgono spesso conflitti che derivano dal disaccordo relativo alla divisione dei beni. Può accadere che fra gli eredi non si raggiunga un accordo neanche in merito all’eventuale vendita del patrimonio immobiliare. Gli esperti di Proiezionidiborsa ci aiuteranno a capire come fare se un erede non vuole vendere l’eredità. Succede spesso ad esempio che un fratello o una sorella si oppongano alla vendita della casa paterna per il valore affettivo che attribuiscono all’immobile.
Nell’articolo “A chi spetta l’eredità quando non c’è testamento?” il lettore avrà modo di capire come avviene la spartizione del patrimonio. Se non si possiede un documento contenente le ultime volontà del defunto ci si deve difatti attenere alle disposizioni legislative. Ma anche in presenza di testamento a volte ci si ritrova ad affrontare conflitti che si trascinano per decenni. Vediamo dunque come fare se un erede non vuole vendere l’eredità.
Come fare se un erede non vuole vendere l’eredità
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I comproprietari di uno stesso bene immobiliare potrebbero non raggiungere un accordo in merito alla vendita. In tal caso, è sufficiente che un solo erede opponga un netto rifiuto perché sorgano difficoltà spesso insormontabili. Di fatto, se anche un solo erede dovesse rifiutarsi di sottoscrivere l’atto di vendita gli altri eredi non potranno vendere il bene immobile.
A tal proposito, l’articolo 1108 del Codice civile non lascia spazio ad interpretazioni di sorta. Perché si possa procedere alla vendita di un bene in comproprietà “è necessario il consenso di tutti i partecipanti per gli atti di alienazione”. Ciò tuttavia non significa che non esistano strade alternative da percorrere.
In assenza di accordo fra i comproprietari si può difatti richiedere al giudice il cosiddetto scioglimento della comunione. A stabilire ciò interviene l’articolo 1111 del Codice civile per cui ciascun erede ha diritto di chiedere al tribunale la divisione giudiziale del bene.