Dal team di Proiezionidiborsa i nostri lettori riceveranno suggerimenti e consigli per capire come fare se i contributi versati non sono sufficienti per la pensione. Accade spesso che i lavoratori non abbiano una storia contributiva lineare e soprattutto continuativa. Ciò a causa della presenza di periodi in cui non risulta il versamento dei contributi. La mancanza di copertura contributiva di solito dipende dall’interruzione o dalla cessazione dell’attività lavorativa per malattia, maternità o disoccupazione.
Nell’articolo “Quanti anni di contributi servono per andare in pensione nel 2021?” compaiono aggiornamenti in merito ai requisiti contributivi. Il lavoratore matura difatti il diritto al trattamento previdenziale tramite il possesso di requisiti sia anagrafici che contributivi. Il che implica quindi oltre al raggiungimento dell’età pensionabile, anche la presenza di un determinato montante di contribuzione. Vi daremo ora dei suggerimenti per indicarvi come fare se i contributi versati non sono sufficienti per la pensione e come porre rimedio a ciò.
Come fare se i contributi versati non sono sufficienti per la pensione
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Esistono diverse strategie cui il lavoratore può ricorrere per non perdere i contributi che ha versato presso più enti previdenziali. Alcuni lavoratori difatti hanno una storia contributiva spezzettata in tanti frammenti che conviene sommare. Ciò per evitare che l’INPS non proceda al riconoscimento della contribuzione presso altri fondi pensionistici.
Il lavoratore che intende recuperare il versamento dei contributi può scegliere fra diverse soluzioni ed evitare inutili perdite. Esistono modalità di recupero che presuppongono l’esborso di somme di denaro, altre invece che risultano economicamente più vantaggiose. Chi persegue l’obiettivo di ricongiungere i contributi deve ricorrere alla cosiddetta ricongiunzione. Tale strategia però implica dei costi e non consente il recupero della contribuzione nella gestione separata.
In alternativa si può optare per la totalizzazione, per il cumulo retributivo o, nello specifico, per il cumulo per commercianti e artigiani. Rispetto alla ricongiunzione, la totalizzazione non prevede alcun costo e torna utile per la pensione di vecchiaia e per quella di anzianità.