Insieme agli esperti di Redazione capiremo come fare quando gli eredi non si accordano sulla divisione dell’eredità. Purtroppo accade sempre più spesso che i legittimi eredi non si mettono d’accordo su come spartire beni mobili e immobili che il defunto lascia. I dubbi su come procedere alla divisione e gli eventuali conflitti che sorgono dipendono spesso dall’assenza di un testamento. Se, al contrario, prima del decesso il defunto provvede a mettere per iscritto le sue volontà più difficilmente si potrà agire in contrasto ad esse.
Laddove non vi sono specifiche disposizioni relative alla spartizione del patrimonio, ciascuno può accampare pretese a svantaggio degli altri eredi. Così come può opporre un rifiuto alle intenzioni altrui e negare la propria firma. Nell’articolo “Come fare se un erede non vuole vendere l’eredità” ci sono indicazioni sulle procedure da seguire. Ciò perché esistono strategie legali che consentono di contrastare chi si oppone alla vendita del patrimonio. Adesso invece ci occuperemo del caso in cui subentrano dissidi relativi alla divisione delle quote di eredità che spettano ai diversi eredi. Gli esperti di Proiezionidiborsa vi suggeriranno come fare quando gli eredi non si accordano sulla divisione dell’eredità.
Come fare quando gli eredi non si accordano sulla divisione dell’eredità
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Di solito gli eredi non si mettono d’accordo in presenza della cosiddetta comunione ereditaria, quando cioè risultano contitolari. Sono tutti parimenti comproprietari del patrimonio che il defunto lascia e solo dopo la spartizione ciascuno acquisisce proprietà esclusiva. Se invece di giungere ad un accordo sulla divisione dei beni permane il conflitto fra le parti non resta che rivolgersi al tribunale.
Ciascun erede, secondo quel che stabilisce l’articolo 713 del Codice civile, può chiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria. Si invia dunque la domanda di divisione giudiziale al tribunale del luogo in cui avviene la successione. Tuttavia prima che il giudice competente proceda alla divisione giudiziale deve ricorrere alla mediazione obbligatoria. Deve cioè concedere la possibilità agli eredi di trovare un accordo entro 3 mesi dalla data della richiesta di divisione giudiziale.