Come fare il cashback casalingo nel proprio paese

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Le botteghe dell’Appennino emiliano si sono messe tutte insieme per offrire un cashback casalingo ai concittadini durante il periodo delle feste di Natale. E ora stanno pensando al da farsi per replicare a Pasqua. L’operazione appena conclusasi, non è in concorrenza con l’iniziativa governativa. E sta riscuotendo molto successo.

Si tratta di un’iniziativa locale, che riguarda la sopravvivenza di una comunità che viveva sul turismo, quasi uccisa dall’istituzione della zona rossa. Ecco come realizzarla anche altrove, con i consigli degli Esperti di Risparmio e Famiglia di ProiezionidiBorsa.

Tutti insieme creativamente

Come fare il cashback casalingo nel proprio paese. A Loiano, sono stati proposti premi fino a 100 euro per chi fa la spesa nei negozi del paese, escluso il supermercato (che non ha aderito)

Dal primo dicembre al primo gennaio, in tutti i pubblici esercizi di questa, e alcune cittadine nei dintorni, sono stati distribuiti speciali bollini a fronte della spesa fatta in loco. Con la formula “spendi cinque euro guadagna un bollino”, l’operazione ha portato lavoro a tutti, dalla fioraia all’elettricista, dal panettiere al bar. Hanno aderito sessanta commercianti e sono stati consegnati 20mila bollini.

Come fare il cashback casalingo nel proprio paese

Il successo è dovuto principalmente alla semplicità infusa nell’operazione back: gli acquirenti hanno infilato i bollini raccolti per tutto il mese in una busta. Poi l’hanno chiusa e riconsegnata ai negozianti il 2 gennaio corredata di nome, cognome, numero di telefono. Chi ne ha accumulati di più, riceve in premio una spesa di 100, 80 e 50 euro.

Limiti e divieti per la spendibilità

Ovviamente il comitato degli operatori economici ha dovuto disciplinare attentamente la fase della riscossione. Non è possibile spendere la cifra restituita in un unico punto di vendita.

Il Sindaco di Loiano, anzi, si sta coordinando ora con quelli di Monghidoro, Monterenzio e Ozzano, per mettere a punto una nuova strategia. Ora si vuol puntare alla valorizzazione delle botteghe storiche della zona e contemplare anche la vendita di buoni spesa.

Oltre a ciò anche la concessione di buoni sconto del valore del 10% da dedicare a un nuovo acquisto, purché venga concluso nell’arco delle successive 24 ore.

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