Una delle piante da interno più apprezzate nelle nostre case sono le orchidee. Le loro forme stravaganti e il profumo estremamente delicato le rendono quasi un vero oggetto di arredamento. Pare inoltre che questa sia una delle piante utili per assorbire l’umidità accumulata in una stanza. Però, la stessa acqua che utilizziamo per innaffiare la nostra orchidea potrebbe essere la sua condanna. Infatti, il suo apparato radicale è estremamente delicato e innaffiarla nel modo sbagliato potrebbe ridurla in fin di vita. Anche in questo caso però potrebbe esserci un’ultima speranza.
Come innaffiare l’orchidea nel modo corretto
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L’orchidea che spesso abbiamo in casa generalmente non è una pianta che ben sopporta la siccità. È quindi necessario innaffiarla spesso. Allo stesso tempo teme terribilmente i ristagni idrici, che portano le sue radici a marcire. Per questo è assolutamente essenziale trovare la giusta via di mezzo. Per regolarsi, può essere utile toccare il terreno per accertarsi che non sia troppo umido o addirittura madido. Quando la terra risulterà leggermente più asciutta allora è il momento di innaffiare. Anche in quel caso, però, può essere complesso regolarsi con la quantità. Ecco perché in molti ricorrono al sistema dell’immersione. Ossia, si immerge il vaso in un recipiente pieno d’acqua per qualche minuto per poi lasciarlo sgocciolare. Lasciamo che l’acqua scorra via per almeno un’oretta. Potremmo ad esempio lasciare il vaso nel lavandino, per poi riportare l’orchidea al suo posto.
Che fare però se notiamo del marciume nelle radici che portano la pianta ad appassire?
Come far fiorire rigogliose le nostre orchidee anche se in fin di vita con un oggetto che tutti abbiamo in cucina
Innanzitutto, rimuoviamo il terriccio e cerchiamo di constatare se si tratta di un problema diffuso che riguarda la maggior parte delle radici o solo una parte. In quest’ultimo caso, c’è ancora qualche speranza. Allora, applichiamo una soluzione antifungina e poi della cannella. Pare infatti che questa riesca a farla cicatrizzare più in fretta. Dopodiché, prendiamo un fazzoletto di carta assorbente o del cotone, come quello utilizzato per tamponare le ferite o per struccarsi. Bagniamolo nell’acqua lasciando che la assorba completamente. Quindi, strizziamo bene il cotone o il fazzoletto di carta e mettiamoci sopra le radici. Chiudiamo la pianta all’interno di un sacchetto alimentare e aspettiamo. Dopo qualche tempo, dovrebbero crescere le nuove radici e a quel punto possiamo nuovamente interrare la nostra piantina ricordandoci di seguire i consigli per innaffiarla nel modo corretto.
Se vogliamo poi stimolarne la fioritura, non dovremmo fare altro che darle l’esposizione e il concime più adatti. Ecco quindi spiegato come far fiorire rigogliose le nostre orchidee.