Per prendere la patente di guida l’interessato deve superare due tornate di esame. C’è l’esame di teoria e c’è l’esame di pratica. In entrambi i casi occorre effettuare delle lezioni. La frequenza di corsi o l’espletamento delle lezioni pratiche di guida sono obbligatori. E le regole da rispettare per poter poi sostenere l’esame sono precise. Ma alcune particolarità ci sono, e consentono al candidato di velocizzare i tempi.
Come evitare nuovi esami pratici per la patente sfruttando le norme del Codice della Strada
Indice dei contenuti
Per prendere la patente bisogna superare gli esami e questa è una cosa che tutti sanno. Quello che forse pochi sanno è che anche le lezioni devono essere svolte in un certo modo e per un certo numero di ore o giorni. Per esempio le ore di pratica, quelle che comunemente si chiamano guide, devono rispettare ciò che le norme prevedono. Le guide per conseguire la patente sono obbligatorie e si tratta di quelle specifiche esercitazioni che un aspirante deve svolgere con un istruttore abilitato e in base a quello che prevede il Codice della Strada al suo articolo 122 comma 5 bis. Il Codice prevede un numero minimo di ore di guida per poter poi effettuare l’esame della patente di guida.
Come devono essere suddivise le 6 ore di pratica
Le ore di guida minime per il conseguimento della patente sono pari a 6. Oltretutto una singola lezione non può superare le due ore. Inoltre bisogna rispettare determinate regole per poter considerare completate queste 6 ore. Almeno 2 ore di lezione individuale di guida devono essere svolte come guida notturna, cioè nelle ore serali. E devono essere in tutte le tipologie di strada, cioè larghe e strette, con incroci semaforizzati e non o con segnaletica varia. Con un occhio anche all’inquinamento che deve essere contenuto, l’aspirante patentato deve svolgere 2 ore almeno, in strade tali da usare il motore al regime massimo consentito dalle normative sul superamento della velocità. Strade che consentono l’innesto della marcia più alta portando il veicolo in modo tale da risparmiare carburante e ridurre le emissioni inquinanti. Naturalmente i limiti di velocità devono essere quelli in vigore per i neopatentati.
Come ripresentare domanda per il rilascio della patente senza dover rifare le guide
Va anche detto che in caso di bocciature, se sul registro delle ore di pratica sono annotate e quindi espletate le sei ore prima citate, queste sono valide anche per i nuovi esami. Però bisogna sapere bene alcune particolarità. L’istruttore abilitato redige dopo ogni lezione un registro e alla fine del corso rilascia l’attestato di frequenza. Quest’ultimo documento è fondamentale perché oltre a dover essere esibito nel momento dell’esame di guida, può tornare utile per eventuali altri esami dopo le bocciature. Un documento che permette di rispondere alla domanda sul come evitare nuovi esami pratici patente. Infatti dopo tre bocciature l’interessato deve presentare nuova domanda per il conseguimento della patente.
E se questa viene prodotta entro 180 giorni dalla data della terza bocciatura, le guide espletate sono valide per un nuovo esame. Così come sono valide anche per chi l’esame non lo ha mai fatto. Infatti le lezioni confermate dall’istruttore e dall’attestazione di frequenza tornano valide nel momento che una nuova istanza per il conseguimento della patente viene prodotta entro 6 mesi dalla scadenza del foglio rosa precedentemente rilasciato al candidato.
Lettura consigliata
Come sapere quanti punti sulla patente ci sono e perché serve lo SPID