In questi giorni difficili gli aiuti economici erogati dello Stato sono di estrema importanza per la sopravvivenza delle famiglie italiane. È, tuttavia, necessario fare attenzione affinché il reddito del nucleo familiare non superi quello richiesto e porti ad una perdita degli aiuti economici.
In questo articolo affronteremo proprio questo argomento e capiremo come evitare di perdere gli aiuti Statali con il cumulo dei redditi seguendo questi consigli.
Quando si assiste a cambiamenti nelle entrate del nucleo familiare
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In questo periodo di crisi tutte quante le persone vogliono tornare a casa per aiutare la propria famiglia, inclusi i figli. In questo modo si può risparmiare dei soldi e riuscire a rimanere assieme nel caso succedesse il peggio. Il problema è legato al fatto che se il figlio lavora andrà ad intaccare il reddito del nucleo familiare
Prendiamo, per esempio, un giovane neolaureato che abbia appena trovato un lavoro da remoto. In quanto residente sotto il tetto familiare farà legalmente parte del nucleo familiare di origine. Nel momento in cui lo stesso inizierà a guadagnare i nuovi redditi andranno ad aggiungersi a quelli della famiglia. In questo caso specifico, dunque, tutti i Bonus relativi ad un basso ISEE familiare andranno ricalcolati. E si pensi, ad esempio, al reddito di cittadinanza,
Come evitare il cumulo dei redditi
Iniziamo ad analizzare come evitare di perdere gli aiuti Statali con il cumulo dei redditi seguendo questi consigli. E precisando da subito che non esistono soluzioni facili.
Esistono solo due modi per non perdere i vantaggi acquisiti. Nel primo, il figlio a carico va a vivere in un’abitazione indipendente. E crea un nucleo familiare distinto. Tale abitazione può essere già di possesso della famiglia o affittata. Una soluzione economicamente intelligente potrebbe essere quella di prendere in affitto un bilocale. E poi subaffittare la stanza rimasta libera.
Nel secondo caso si può risolvere la situazione dividendo al catasto l’immobile di proprietà in due appartamenti distinti. Questa seconda soluzione è più difficoltosa. Richiede, cioè, un alto tasso di spese per consulti e permessi tecnici.
Rimane, quindi, solamente la prima scelta. E cioè il cambio di residenza come soluzione viabile a questo problema.