Come evitare controlli incrociati sul conto bancario dall’Agenzia delle Entrate e 3 errori da non fare mai

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Ormai lo spauracchio dell’Agenzia delle Entrate incombe anche in chi non ha nulla da nascondere. Pure la persona più onesta, infatti, ha il terrore di incappare in un accertamento del Fisco. Perché, si sa, se controllano, qualche cosa di sbagliato viene sicuramente fuori. E proprio per questo motivo tutti cercano quali sono i comportamenti da evitare per incappare in controlli.
Per capire come evitare controlli incrociati sul conto bancario basta evitare di fare i comuni errori che vi andremo ad illustrare.

Accertamenti fiscali sul conto corrente, quando scattano

Quello che dobbiamo tenere sempre presente è che il cosiddetto “segreto bancario” non esiste più. Questo significa che i dati dei nostri rapporti bancari sono condivisi con l’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima, quindi, può sapere, tranquillamente e senza presentare una richiesta, quanti soldi possiede un cittadino. Ma anche come li utilizza.

Ovviamente il Fisco non potrà chiedere conto dei prelievi che si fanno sul proprio conto corrente. E, quindi, questi ultimi possono essere illimitati (limitati alla propria capienza finanziaria). Ma sui versamenti che si eseguono può chiedere da dove provengono le somme. E, questo non tutti forse lo sanno, può chiedere conto dei versamenti degli ultimi 5 anni.
Se il contribuente, poi, non ha presentato dichiarazione dei redditi la giustificazione serve per i versamenti degli ultimi 7 anni.

E non conta la causale del versamento per un eventuale accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate. Serve una documentazione scritta che dimostri la provenienza del denaro. Ricevute di vincita, fatture, estratti conto che dimostrino prestiti fatti, ecc…

Gli unici versamenti per i quali non serve una giustificazione sono i regali sotto forma di soldi, che arrivano da familiari o conviventi. Se il compagno, quindi, versa sul conto corrente della convivente 2.000 euro come regalia, non c’è bisogno di documentare la motivazione.

Come evitare controlli incrociati sul conto bancario dall’Agenzia delle Entrate e 3 errori da non fare mai

Sono 3 gli errori da evitare assolutamente se si vuole evitare un accertamento dall’Agenzia delle Entrate. Il primo è quello di versare sul proprio conto corrente denaro che non può essere giustificato. Se si ha del denaro di cui non si può dimostrare la provenienza è meglio non versarlo sul conto corrente, prima è giusto ricercare la giustificazione alla sua provenienza. Anche se si tratta di un regalo informale da parte di un amico.

Il secondo errore da non commettere è quello di non prelevare molto dal conto corrente. Se l’Agenzia delle Entrate a fine anno scopre che hai troppi risparmi potrebbe insospettirsi. Soprattutto se il risparmio accumulato in un anno non è compatibile con il reddito percepito. E con le spese necessarie a vivere.

Il terzo errore da evitare è quello di accettare bonifici da persone che non si conoscono bene senza una documentazione giustificativa. La causale di un bonifico, come abbiamo detto, non salva da accertamenti fiscali.

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