Come evitare che i soldi in banca vadano a tutti gli eredi

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Come evitare che i soldi in banca vadano a tutti gli eredi. Quando una persona viene meno all’affetto dei suoi cari e c’è un patrimonio da dividere tra gli eredi, può capitare anche nelle “migliori famiglie” che sorgano dei problemi. Non sempre i legami familiari sono solidi e quando ci sono di mezzo degli interessi economici bisogna sempre fare molta attenzione. Le statistiche confermano che sono in crescita le cd. famiglie allargate. Ossia quelle famiglie in cui almeno uno dei due coniugi hanno già vissuto un’esperienza di famiglia.

Pensiamo ad una persona che per la seconda volta si sia risposata

In questo caso, dopo la morte di uno dei componenti della famiglia allargata, può sorgere il problema di ripartire equamente le risorse economiche tra le due famiglie.

Cerchiamo di capire se è possibile evitare che i soldi in banca vadano a tutti gli eredi.

Quando non c’è un testamento

Se il correntista non lascia alcun testamento oppure questo non è valido, la successione è legittima. E’ la legge a stabilire, dunque, chi sono le persone a cui spetta l’eredità i cd. legittimari.

I legittimari sono:

-Il coniuge o la persona unita civilmente

-i discendenti (figli)

-gli ascendenti (genitori)

-i collaterali (fratelli e sorelle)

-gli altri parenti del defunto

-lo Stato

Se il titolare del conto corrente in banca ha avuto due matrimoni e non ha lasciato alcun testamento prima di morire, al primo coniuge non spetta nulla. Il divorzio fa venire meno i suoi diritti successori.

Se il correntista ha avuto, invece, dei figli sia dal primo che dal secondo matrimonio, tutti i figli mantengono gli stessi diritti successori. Sono, pertanto, tutti equiparati. Qualora, invece, il correntista abbia lasciato un testamento è possibile che abbia già deciso come disporre anche delle sostanze ivi presenti.

Come evitare che i soldi in banca vadano a tutti gli eredi

Ed è proprio con il testamento che si può evitare che i soldi sul conto corrente vadano a tutti gli eredi. Oltre al testamento è possibile evitare che i soldi in banca del de cuius vadano a tutti gli eredi con il conto cointestato e la polizza vita. Soffermiamoci su ogni istituto.

Il testamento

Il testamento è uno dei modi di cui può disporre il correntista al fine di indirizzare i soldi sul conto corrente a un erede piuttosto che a un altro. Prima di morire il de cuius può, infatti, nominare come beneficiario del conto stesso magari solo un figlio escludendo gli altri.

La polizza vita                                

Anche con la polizza vita è possibile veicolare i soldi sul conto in banca in favore di un erede piuttosto di un altro. La polizza vita non rientra nell’asse ereditario e, quindi, non divisa tra gli eredi a stabilirlo l’art. 1920 c.c..

Il conto corrente cointestato

Anche con il conto corrente cointestato si può evitare che i soldi sul conto del defunto vadano a tutti gli eredi. Infatti, solo la metà del conto corrente cointestato ed ossia quello del defunto può cadere in successione. L’altra metà del conto spetta di diritto al cointestatario superstite.

Tuttavia, è bene ricordare che se tra i soggetti esclusi dal conto in banca ci sono gli eredi legittimari questi potranno rivendicare i loro diritti di successione. Ossia quelle quote minime previste dal codice civile (art. 548 e ss. c.c.)

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