Tra i vantaggi fiscali di avere una residenza all’estero c’è anche quello di pagare alcune tasse al 50%. Possono godere dell’agevolazione i pensionati che abitano stabilmente in un Paese diverso dall’Italia, ma hanno mantenuto un’abitazione nel nostro Paese. Chi vive all’estero ma ha una casa in Italia può chiedere il dimezzamento della TARI, la Tassa sui Rifiuti e dell’IMU, la tassa sulla seconda casa.
Le agevolazioni si possono ottenere solamente a precise condizioni. Riguardo l’IMU, per avere il dimezzamento dell’imposta è obbligatorio che l’immobile non risulti affittato. E non deve neanche essere dato in comodato d’uso. Inoltre il pensionato deve risiedere in uno dei Paesi convenzionati. Se la residenza è in un Paese che non rientra nella convenzione, l’IMU agevolata al 50% non può essere applicata. Le agevolazioni riguardano anche la TARI. In questo caso il pensionato che risiede all’estero può ottenere uno sconto di due terzi sulla tassa sui rifiuti.
Come essere tra i fortunati che possono usufruire della riduzione fino al 75% delle tasse sulla casa e sui rifiuti
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Le agevolazioni sono state introdotte nell’ultima legge di Bilancio e sono relative al 2021. Essere pensionato e risiedere all’estero non è l’unico modo per pagare meno IMU e TARI. Per esempio le due tasse sono dimezzate se la seconda casa è inagibile o non è possibile abitarla. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 1263 del 23 gennaio 2021. Per ottenere lo sconto del 50% è sufficiente produrre un’autocertificazione che attesti che la casa è inagibile o non può essere abitata.
Ma ecco come essere tra i fortunati che possono usufruire della riduzione fino al 75% delle tasse sulla casa e sui rifiuti. Si può ottenere una riduzione dell’IMU anche in altri casi. Come per esempio in caso di affitto a canone concordato. Se il proprietario affitta la seconda abitazione a canone concordato, allora potrà godere di uno sgravio dell’IMU fino al 75%.
Si può ottenere una riduzione del 50% se la casa viene dato in comodato a figli e genitori. In questo caso la seconda casa deve essere occupata da un figlio o da un genitore come abitazione principale. Ci deve essere un contratto registrato di comodato ad uso gratuito. Il comodante deve avere una sola abitazione e risiedere nello stesso comune.
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