La ricotta, al contrario di come molti pensano, non può essere considerata un formaggio, ma bensì un latticino. Essa, infatti, si ottiene dal siero del latte, ossia la parte liquida che si separa dalla cagliata durante la fase di produzione del formaggio. Essendo, quindi, derivata dal latte, esistono vari tipi di ricotta, come quella di vacca, di pecora, di bufala e di capra. O come quella vegana, che si ottiene dal latte di soia o dal latte riso. In questo articolo, analizzeremo dapprima le proprietà nutrizionali della ricotta di vacca, svelandone anche i possibili benefici e controindicazioni. Dopo di che, vedremo anche come esaltare la ricotta in cucina con una ricetta davvero geniale e gustosa.
Proprietà nutrizionali, benefici e controindicazioni della ricotta vaccina
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In generale, la ricotta di vacca è un latticino meno ricco di calorie e di grassi, rispetto agli altri derivati del latte. Infatti, 100 g di ricotta apporterebbero circa 146 calorie, suddivise in lipidi (67%), proteine (24%) e carboidrati (9%), ed è composta per il 75,7% di acqua.
Tra i macronutrienti, spiccano le proteine di alta qualità che, derivando dal latte, apporterebbero tutti gli amminoacidi necessari per l’organismo umano. Per quanto riguarda i lipidi, invece, essi sono per lo più composti da acidi grassi saturi e da colesterolo. Questo fattore renderebbe la ricotta un alimento da consumare con molta cautela, evitando gli eccessi.
Tra i micronutrienti, invece, abbiamo numerosi sali minerali, che sarebbero alleati della salute di ossa e denti, come il calcio, il fosforo, il potassio e il magnesio. E varie vitamine dal potere antiossidante, come quelle A ed E. Tuttavia, la ricotta sarebbe anche ricca di sodio, la cui assunzione non dovrebbe superare i 2 g giornalieri.
La ricotta di vacca, tuttavia, è un latticino che andrebbe consumato con moderazione non solo per via dei grassi e del sodio, ma anche per un altro fattore. Infatti, essa non andrebbe assunta insieme ad alcuni farmaci come, ad esempio, la ciprofloxacina e le tetracicline.
Come esaltare la ricotta in cucina senza utilizzarla nel condimento ma rendendola l’ingrediente principale
In cucina, la ricotta vaccina può essere utilizzata in svariate preparazioni salate, ma anche tantissime ricette dolci. Tra queste ultime, ricordiamo, ad esempio, i muffin cheesecake alla Nutella che, oltre ad essere semplici e veloci da realizzare, sono anche molto deliziosi.
Se vogliamo preparare qualcosa di salato, invece, possiamo realizzare dei fantastici gnocchetti, in cui la ricotta verrà utilizzata praticamente al posto delle patate. Per farli, avremo bisogno innanzitutto di sistemare la ricotta in un colino e trasferirla in frigorifero per 2 ore, avendo cura di coprirla con della pellicola trasparente. Durante questo processo, la ricotta perderà quasi la totalità del suo liquido in eccesso ed avrà la consistenza ideale per l’impasto.
Procediamo con la preparazione dell’impasto
Trascorso il tempo necessario, aggiungiamo la ricotta disidratata in una ciotola e incorporiamola con la farina, il formaggio grattugiato, un tuorlo ed un pizzico di sale. A questo punto, possiamo iniziare a mescolare il tutto con un cucchiaio. Poi, trasferendoci su un piano infarinato, iniziamo a lavorare l’impasto fin quando non risulterà soffice e compatto. Lasciamo riposare quest’ultimo in frigorifero, per almeno un’oretta, e, quando sarà pronto, riportiamolo sul piano.
Come fare degli gnocchi spettacolari senza utilizzare le patate
Ora non ci resta che modellare l’impasto, arrotolandolo su se stesso con i palmi delle mani, e dandogli la forma di un salsicciotto. Una volta raggiunto un diametro di circa 1 cm, iniziamo a ricavare dei tocchetti, con l’aiuto di un coltello ben affilato. Nel mentre, consigliamo di adagiare gli gnocchetti su un vassoio ben infarinato, così non si attaccheranno alla superficie.
Quando saranno pronti, dunque, possiamo lessarli in acqua bollente, per poi scolarli non appena verranno a galla. Fatto ciò, si potrebbero tuffare in un bel sugo di pomodoro fresco, o insaporirli insieme a guanciale, pomodori secchi e funghi porcini, per un piatto davvero spaziale.