Il cavolfiore, ortaggio tipico della stagione autunnale, è una verdura ottima per affrontare i primi freddi. Fornisce, infatti, alte dosi di Vitamina C e sali minerali, indispensabili per rafforzare il sistema immunitario. La tradizione, poi, gli riconosce mille poteri, quali il prevenire il cancro e l’osteoporosi, il favorire la rigenerazione dei tessuti e il depurare i reni.
Presenta, tuttavia, un’inconveniente: non si può certo dire che emani un buon profumo durante la cottura!
Ecco, allora, come eliminare il terribile odore del cavolfiore dalla nostra casa.
Eliminare il terribile odore del cavolfiore
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È lo zolfo a causare l’olezzo. Vediamo alcuni semplici metodi, tramandati dalle nonne, per rimuovere il problema.
Il primo consiglio è quello di prendere mezzo limone e tagliarlo a spicchi, non troppo grandi, e lasciarlo in pentola insieme al cavolo durante tutta la cottura. Così facendo, la pentola sprigionerà un buon profumo di limone anziché il terribile tanfo sulfureo.
In alternativa, si può sostituire al limone una mollica di pane imbevuta di aceto bianco. Oppure un cucchiaio di capperi sott’aceto posti direttamente nell’acqua di cottura. La forte acidità dell’aceto non modificherà il sapore del cavolo ma eliminerà il suo pungente odore.
Se, invece, utilizzate una pentola a pressione, la mollica di pane va inserita in modo da coprire il beccuccio di sfiato. L’odore verrà, così, neutralizzato e non dovrete neanche aprire la finestra!
Un altro suggerimento
C’è anche chi suggerisce di aggiungere all’acqua di cottura alcune foglie di alloro, oppure un bicchiere di latte o, in alternativa, tre noci ben lavate.
A ben vedere, i suggerimenti per come eliminare il terribile odore di cavolfiore dalla nostra casa non ci mancano. Non resta, dunque, che scegliere la variante che preferiamo.
Una raccomandazione
Un’ultima raccomandazione: per mantenere integre tutte le proprietà nutritive del cavolo vi consigliamo di stufarlo, o cuocerlo a vapore, per non più di 20 minuti. La sua cottura in acqua, infatti, soprattutto per lungo tempo, potrebbe distruggere la maggior parte delle vitamine in esso contenute oltre che renderlo difficile da digerire.