Come e quando rinnovare la pensione di invalidità

Inps

A causa dell’emergenza epidemiologica del Covid-19 sono slittate molte scadenze burocratiche per cui vediamo come rinnovare la pensione di invalidità e soprattutto quando. Il lettore che percepisce l’assegno pensionistico sa già che  la prestazione economica di invalidità civile ha una durata di tre anni. Al termine dei tre anni e in prossimità della data di scadenza il titolare del trattamento previdenziale può richiederne il rinnovo.

Il dettato legislativo n. 222 del 12 giugno 1984 chiarisce che l’assistito ha diritto al rinnovo se rimane immutato lo stato di disagio psicofisico. Solitamente il percettore di pensione di invalidità si trova nelle condizioni di dover ricorrere al sostegno assistenziale ed economico che l’Inps assicura ai contribuenti. Ciò perché, nella migliore delle ipotesi, il quadro clinico resta identico a quello rilevato dalla Commissione sanitaria che ha effettuato gli accertamenti. In alcuni casi invece si assiste ad un progressivo peggioramento delle condizioni di salute e ad ulteriori compromissioni del funzionamento del percettore di pensione.

Non si può pertanto prescindere dalla richiesta di sussidi economici a supporto delle onerose spese che la condizione di inabilità comporta. Di qui la necessità di sapere come e quando rinnovare la pensione di invalidità per non rischiare di veder decadere il diritto alla prestazione previdenziale.

Come e quando rinnovare la pensione di invalidità

Si consiglia di inoltrare richiesta di rinnovo entro 6 mesi dalla data di scadenza del trattamento previdenziale. Rispettando questi termini di presentazione ci si assicura la percezione dell’assegno senza soluzione di continuità. Ciò significa che la domanda di rinnovo viene prontamente accolta e non si verifica la sospensione dell’erogazione dell’assegno mensile.

Se il richiedente lascerà trascorrere 120 giorni dalla data di scadenza, il rinnovo avverrà a partire dal giorno successivo alla presentazione della richiesta. Oltre il termine dei 120 giorni invece la domanda del pensionato verrà equiparata ad una nuova richiesta.

A seguito della diffusione del coronavirus il decreto legge n. 18/2020 ha statuito una proroga dei termini di consegna della domanda di rinnovo. I pensionati che intendono richiedere il rinnovo del trattamento possono inoltrarne richiesta entro il 1° giugno 2020, laddove la scadenza era il 23 febbraio scorso. A ciò si aggiunga la temporanea sospensione delle visite che la Commissione sanitaria effettua per ratificare la validità della certificazione inviata all’Inps. Ne consegue che l’assegno mensile verrà comunque erogato anche in assenza delle visite di accertamento.

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