Nel breve termine in Italia non sembra esserci davvero speranza di riduzione dei prezzi per quel che riguarda l’acquisto di beni di prima necessità. La conferma in merito è arrivata nei giorni scorsi. Con l’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) che ha rilevato come in Italia, ad ottobre, l’inflazione su base annua si sia attestata all’11,9%.
Di riflesso, specie per quel che riguarda i generi alimentari, rispetto ad un anno fa il carrello della spesa quando si riempie costa sempre di più. E questo perché i rincari sono stati generalizzati. Ma nello stesso tempo c’è anche da dire che su alcuni cibi in questo momento i prezzi sembrano essere davvero fuori controllo. A partire dal burro, passando per altri alimenti come il riso e lo zucchero.
Come e perché il carrello della spesa è falcidiato dai rincari
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L’aumento dei prezzi al consumo, in particolare, spesso non è legato alla carenza delle materie prime, ma all’aumento dei costi dell’energia. Sia in agricoltura, sia nelle industrie della produzione e della trasformazione alimentare.
Di riflesso, su come e perché il carrello della spesa è sempre più caro, i rincari rispetto al 2021 sono a due cifre per il latte, per la pasta e per la farina. Ma anche per la carne di manzo e per il pollame. Stessa musica per la frutta e per la verdura anche se questa magari si compra ai mercati rionali che sono gestiti direttamente dai coltivatori diretti.
Dal cibo alle bollette di luce e gas, ecco quali sono le emergenze in vista dell’inverno
Oltre al cibo che è sempre più caro, resta inoltre il problema relativo al caro delle bollette di luce e gas. Con i prezzi del gas che potrebbero comunque scendere già nelle prossime settimane. Mentre per una riduzione dei prezzi dell’elettricità, sul mercato tutelato, occorrerà aspettare il prossimo anno. Visto che le tariffe per il quarto trimestre del 2022 sono stata già fissate dall’ARERA.
Ma nel breve termine sarà, o comunque dovrà essere il Governo italiano ad intervenire con nuove misure di contrasto al caro energia tanto per le famiglie quanto per le imprese. L’autunno mite in Italia per ora sta generando dei vantaggi, ma con l’arrivo del grande freddo le bollette di luce e gas delle famiglie torneranno inesorabilmente a lievitare.
E non si sfuggirà ai rincari nemmeno quando per riscaldarsi nelle prossime settimane si utilizzeranno non luce e gas, ma i biocombustibili. In quanto rispetto al 2021 nel nostro Paese sono schizzati pure i prezzi della legna da ardere e del pellet.
Prezzi troppo alti in Italia, come non si vedevano da quasi 40 anni
I prezzi troppo alti, tra l’altro, potrebbero portare le famiglie italiane a stringere la cinghia pure in vista del Natale 2022. Non a caso le associazioni dei commercianti e degli esercenti temono che, dal fronte dei consumi, il Natale 2022 sia davvero gelido. Con i pranzi e con le cene più austere, ed anche con una sensibile riduzione del budget familiare per i regali di Natale.
Anche perché la crescita dei salari e delle pensioni al momento non è comparabile con un’inflazione che è galoppante. Se infatti l’inflazione di ottobre 2022 è all’11,9%, in base ai dati preliminari forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), in realtà il dato sui soli generi alimentari segna su base annua un’impennata del 13,5%. Come non si vedeva da quasi 40 anni. Precisamente, dal lontano 1984.