Con l’arrivo del freddo torna la polenta-mania. Il piatto è così delizioso che è facile farsi prendere la mano. Ma cosa fare se si prepara troppa polenta? Per evitare inutili sprechi, è meglio non buttarla via. Si può infatti riciclarla per altre gustose ricette. Ecco come e per quanto tempo si può conservare la polenta.
Come conservare la polenta cotta in frigorifero
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Come e per quanto tempo si può conservare la polenta cotta? Dipende da quando la si vuole mangiare. Se si ha intenzione di gustare la polenta avanzata dopo qualche giorno, la soluzione è semplice: la si può mettere in frigorifero. In questo modo, si conserverà per circa due o tre giorni. L’unico inconveniente è che la polenta potrebbe seccarsi leggermente.
Per conservare gli avanzi in frigorifero, bisogna innanzitutto farli raffreddare completamente. In questo modo, non solo ci si assicurerà che la polenta mantenga le sue qualità. Ma anche che il frigo non consumi troppa energia per raffreddare gli alimenti. Una volta fredda, la polenta va avvolta in un canovaccio da cucina pulito. Dopodiché, la si può mettere su un piatto, da sigillare con della pellicola per alimenti. In questo modo, si manterrà la polenta il più morbida possibile.
In congelatore per riciclarla
Come comportarsi se non si ha voglia di ri-mangiare la polenta dopo appena qualche giorno? In questo caso, la si può congelare. In freezer, la polenta si conserva addirittura per tre mesi. Bisogna però aver cura di congelarla in modo corretto. Altrimenti, assumerà una consistenza molliccia, diventando davvero sgradevole al palato. Prima di mettere la polenta in freezer, conviene lavorarla per darle la forma di un panetto. A questo punto, la si può tagliare a fette. Sarà così già pronta in comode mono-porzioni. Perfette per essere fritte o grigliate! È meglio avvolgere ogni fettina in un foglio di alluminio. Poi, basterà riporre tutte le porzioni in un sacchetto e metterle in congelatore.
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