Il rosmarino è un protagonista inamovibile delle nostre tavole. Polivalente, saporito, sfizioso e facile da coltivare. Eppure, ci sono dei metodi che è bene conoscere per prenderci cura della nostra pianta. Vediamo di seguito come e dove piantare il rosmarino.
Come e dove piantare il rosmarino
Dobbiamo sapere che il rosmarino è una pianta che appartiene alla famiglia delle lamiacee, la stessa di altri aromi come salvia e basilico.
Proprio come le sue sorelle, è una pianta che ha bisogno di climi miti, mediterranei. Però è anche una pianta molto resistente, che preferisce il sole ma che può crescere anche all’ombra e a temperature più rigide.
Seminarlo non è usuale, dal momento che la talea radica facilmente. In ogni caso, la primavera è il momento migliore per far crescere un nuovo innesto (in primavera sbocceranno anche i fiori, edibili come le foglie).
Far radicare la talea
Per far mettere radici alla talea, il procedimento è semplice. Prendiamo un rametto, meglio se prossimo alle radici. Togliamo le foglie dalla base del rametto ma lasciamole in cima. Ora mettiamolo in ammollo in un bicchiere d’acqua. Dopo qualche giorno (4-5) dovremmo veder spuntare le prime radici.
A questo punto possiamo trapiantarlo in un vasetto o, se preferiamo, direttamente nella terra del nostro orto o giardino.
Come alimentarlo
Come detto, si tratta di una pianta molto resistente. Ha bisogno di un’irrigazione costante solo nei primi mesi di vita. Dopodiché basta annaffiarlo un po’ nei giorni di caldo estremo.
Per il resto, il rosmarino può resistere da solo, nutrendosi soltanto dell’umidità dell’aria, anche a climi aridi o freddi.
Anche per quanto riguarda la concimazione, non siamo tenuti a far molto. L’unica accortezza è che azoto e potassio ne favoriscono la fioritura.
Insomma, si tratta di una pianta fondamentale che, al contempo, ha bisogno di una manutenzione minima, adatta per giardini e balconi.
Approfondimento
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