Ormai siamo in pieno periodo estivo e tutti pensano alle vacanze e ai viaggi. Nella maggior parte dei casi per recarsi sul luogo di villeggiatura di usa l’aereo, ma soprattutto in questo periodo diventa un’incognita. I voli cancellati sono all’ordine del giorno per i vari scioperi che i dipendenti delle compagnie aeree hanno proclamato. Che, ovviamente, creano un disagio soprattutto ai passeggeri. Quando un volo viene cancellato non si deve accettare passivamente la cosa perchè esiste un regolamento che prevede i diritti dei passeggeri. Cosa e come fare se il volo non parte e si è costretti a rimanere a terra? Vediamo quali sono i diritti di chi viaggia.
Non solo rimborso e risarcimento
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In determinate condizioni il regolamento UE in materia prevede che i passeggeri abbiano diritto al rimborso del costo del biglietto. Ovviamente questo non fa si che sparisca tutto il disagio creato dall’essere rimasti a terra. La vacanza prenotata che aspetta, la perdita di giorni di vacanza in attesa di un prossimo volo sono solo alcuni dei danni che la cancellazione potrebbe causare. E proprio per questo al passeggero che non riesce a partire potrebbe spettare un risarcimento compreso tra i 250 ed i 600 euro.
Il passeggero, in alternativa al rimborso del biglietto, potrebbe pretendere un volo sostitutivo. Ma questo non sempre è possibile perchè gli altri voli potrebbero essere completi per giorni. L’importante, in ogni caso, è raggiungere la propria meta nel minor tempo possibile per godere della vacanza il maggior numero di giorni. Se, poi, la compagnia non ha provveduto a informare i passeggeri della cancellazione con almeno 14 giorni di anticipo, spetta anche il risarcimento oltre al rimborso. Nel caso in cui l’attesa per il volo successivo richiede un’attesa superiore a 2 ore la compagnia deve fornire al passeggero bevande e snack. Se l’attesa è più lunga c’è diritto anche all’albergo pagato per la notte.
Come e cosa fare se il volo viene cancellato per ottenere il rimborso o il risarcimento e l’albergo pagato
In ogni caso, quando un volo è cancellato il passeggero deve fare delle cose preventivamente per poi poter richiedere il risarcimento. È necessario farsi comunicare per iscritto il motivo della cancellazione del volo. E conservare le ricevute e gli scontrini di pasti, pernottamenti e altri oneri sostenuti a causa della cancellazione. Pretendere, in ogni caso, l’assistenza di terra che spetta di diritto.
In ogni caso la cancellazione del volo deve essere comunicata al passeggero tempestivamente. E anche se l’informazione arriva con almeno 14 giorni di anticipo sulla partenza, il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto. O ad un volo sostitutivo o una soluzione di trasporto alternativo. Entrambi in un arco temporale non troppo lunghi.
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