A partire dal prossimo anno la misura che è rappresentata dal reddito di cittadinanza viaggerà su un doppio binario. Tra chi continuerà a prendere il sussidio anche per 18 mesi di fila. E chi invece si vedrà riconosciuto il sussidio solo per 7-8 mensilità.
E questo in accordo con le disposizioni sull’RdC che sono contenute nella Legge di Stabilità varata nella serata di ieri dal Governo italiano. Precisamente, a conclusione di un Consiglio dei Ministri presieduto dalla premier e leader di Fdi Giorgia Meloni.
Come e chi continuerà a prendere il reddito di cittadinanza a partire dal prossimo anno
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Nel dettaglio, anziché per una durata pari a 18 mesi rinnovabili, dal prossimo anno prenderanno il reddito di cittadinanza per 7-8 mesi tutti i percettori occupabili. Ovverosia, tutte le persone aventi un’età compresa tra i 18 ed i 59 anni.
Ma a patto che all’interno del nucleo familiare non siano presenti persone a carico aventi almeno 60 anni di età, oppure minori o disabili. Quindi, su come e chi continuerà a prendere il reddito, fuori dalla riforma dell’RdC figurano sostanzialmente le famiglie più vulnerabili.
Con il Governo Meloni, pena la decadenza, dal 2023 diventerà inoltre obbligatoria pure la partecipazione a corsi di formazione o di riqualificazione professionale per una durata pari ad almeno sei mesi. Così come a partire dal prossimo anno la decadenza dal beneficio economico scatterà già dopo la prima offerta di lavoro congrua rifiutata. Rispetto alle due offerte di lavoro congrue attuali.
Per l’RdC una riforma soft per il 2023 in vista poi dell’abolizione dall’anno successivo
Sebbene con nuovi paletti, quindi, il reddito di cittadinanza per il 2023 è salvo. Con il Governo italiano che, di conseguenza, ha varato sulla misura una riforma soft che, pur tuttavia, nel 2024 dovrebbe sfociare nell’abolizione del sussidio. In altre parole, a partire dal 2024 il Governo Meloni punta da un lato a rottamare il reddito di cittadinanza, e dall’altro a varare, proprio attraverso una riforma strutturale, nuove misure a sostegno della povertà e dell’inclusione.
Sulla difesa dell’RdC il Movimento 5 Stelle è pronto a scendere in piazza
A regime, quindi, da qui a poco più di un anno il reddito di cittadinanza sarà destinato a scomparire. A meno che il Governo italiano non cambi idea. E quindi sarà completamente smantellata una misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Non a caso il leader dell’M5S Giuseppe Conte ha già promesso battaglia. Ovverosia difendere il reddito di cittadinanza in ogni sede opportuna, anche ed eventualmente scendendo in piazza se necessario.