Il nostro team di esperti è qui per suggerirvi come donare una casa al figlio senza andare dal notaio. In questo modo andremo incontro al desiderio di qualunque contribuente che voglia donare un bene senza dover sborsare denaro al notaio. A chiunque risulta noto quanto siano elevate le spese da affrontare nel momento in cui si fa ricorso alla consulenza dei notai. A queste occorre poi sommare i costi che derivano dalle imposte di successione. Pertanto torna utile sapere che esistono procedure legali che consentono di fare a meno della presenza del notaio.
Consigliamo di leggere “Quanto costa fare una donazione al figlio?” al lettore che voglia farse un’idea delle spese da mettere in conto. In alcuni casi non si può assolutamente prescindere dalla stesura di un atto pubblico e dalla presenza di un notaio e di almeno due testimoni. Ora tuttavia vi indicheremo come donare una casa al figlio senza andare dal notaio. Ciò perché esistono due specifiche procedure che assicurano al donante enormi vantaggi in termini di risparmio economico.
Come donare una casa al figlio senza andare dal notaio
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Il genitore che intende donare un bene immobile al figlio può ricorrere a due diversi stratagemmi per evitare di recarsi presso uno studio notarile. Il risparmio di importanti somme di denaro presuppone soltanto la conoscenza di due semplici strategie. La prima consiste nell’optare per la cosiddetta donazione indiretta che consente di effettuare un unico atto dal notaio. Nel momento dell’acquisto dell’immobile il genitore lo deve cioè intestare direttamente al figlio. Così non dovrà pagare in futuro un ulteriore passaggio di proprietà poiché l’immobile, alla morte del genitore, risulta già di proprietà del figlio.
L’altra procedura che assicura notevoli margini di risparmio richiede il ricorso all’usucapione. Si tratta di una procedura che l’articolo 1158 del codice civile così disciplina “la proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni”.
Il che presuppone che chi dona e chi riceve si rechino in tribunale affinché un giudice possa stilare una dichiarazione di usucapione. Il giudice deve cioè ratificare che il figlio possiede il bene immobile in questione da almeno 20 anni in modo continuato. Con la dichiarazione di usucapione il giudice trasferisce al figlio la proprietà dell’immobile e non vi è quindi necessità di recarsi dal notaio.