Come dividere i soldi in giacenza sul libretto postale cointestato fra gli eredi

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Insieme agli Esperti di Redazione capiremo come dividere i soldi in giacenza sul libretto postale cointestato fra gli eredi e come funziona la successione. Nel momento del decesso di uno dei due o tre intestatari del libretto di risparmio si pone la questione relativa alla spartizione delle somme in giacenza. Inoltre occorre sapere a chi e in quale misura spetta il versamento delle imposte all’Agenzia delle Entrate. A tal proposito può essere utile leggere la risposta della Redazione  alla domanda “A quanto ammontano le tasse di successione 2021 da versare all’Agenzia delle Entrate?

Per sapere come dividere i soldi in giacenza sul libretto postale cointestato fra gli eredi bisogna anzitutto chiarire quanti sono gli intestatari. E soprattutto occorre distinguere la cointestazione del libretto dalla delega che il titolare del conto postale potrebbe concedere ad un parente. Molto diffusa fra gli anziani è infatti l’abitudine di delegare un figlio o una persona di fiducia a riscuotere le somme di denaro in giacenza presso Poste Italiane. Quando invece questo strumento di risparmio risulta cointestato ciascun intestatario è proprietario di una parte del denaro in deposito. Se sono due i risparmiatori cui il libretto è intestato allora ciascuno di essi può disporre liberamente del 50% della liquidità presente sul conto postale. In presenza di più cointestatari ovviamente cambia la percentuale di titolarità dei risparmi in deposito.

Come dividere i soldi in giacenza sul libretto postale cointestato fra gli eredi

Se viene a mancare uno dei cointestatari bisogna presentare tempestivamente a Poste Italiane l’estratto dell’atto di morte. Ciò per permettere all’istituto di credito postale di bloccare le operazioni sul libretto e di individuare quali siano gli eredi legittimari. Nell’arco di tempo necessario al disbrigo delle pratiche di successione, il cointestatario del libretto comunque conserva i propri diritti.

Ciò equivale a dire che può richiedere la liquidazione della parte di denaro di cui è titolare. Quel che confluisce nell’asse ereditario del defunto corrisponde invece alla percentuale delle somme di cui risultava intestatario. Di conseguenza gli eredi legittimari potranno ricevere solo la parte del deposito postale di cui era titolare il defunto. Inoltre potrebbe accadere che prima del decesso il cointestatario del libretto lasci precise disposizioni testamentarie. In tal caso solo la quota legittima spetterà agli eredi, mentre la quota disponibile andrà a chi il testatore desidera.