Vediamo come, osservando poche regole e adottando specifiche tecniche comunicative, è possibile diventare un bravo venditore. Perché, per diventare un asso della vendita, è importante la passione e la predisposizione. Ma decisive sono anche alcune essenziali regole di base che è bene conoscere. Il bravo venditore, e non potrebbe essere diversamente, è un vero e proprio mago della comunicazione, ma nello stesso tempo deve capire al volo il tipo di potenziale cliente che si trova davanti.
Proprio in base al tipo di cliente, infatti, il bravo venditore adotta l’approccio più opportuno per chiudere positivamente la trattativa. E nel farlo è sempre gentile, educato e disponibile. Si presenta all’incontro sempre con un abbigliamento e con un aspetto fisico che è adatto al ruolo, ovverosia ben curato.
A differenza del noto proverbio, infatti, nella vendita, l’abito fa il monaco. In quanto l’immagine del venditore è quella che dà dell’azienda collegata ai prodotti o ai servizi da vendere. Chiaro è, quindi, che per diventare assi della vendita non è necessario essere belli come Tom Cruise. Ma pur sempre curando il proprio aspetto e la propria igiene in quanto nell’arte della vendita l’apparenza ha pure una straordinaria importanza.
Come diventare un bravo venditore? Si tratta di una questione di fiducia
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Per diventare un bravo venditore, inoltre, l’approccio verso il cliente non deve essere quello di chi offre l’impressione di voler soltanto piazzare, a tutti i costi, un prodotto o un servizio. Così facendo, non si venderà mai nulla.
L’asso nella vendita, infatti, prima di vendere conosce i bisogni del cliente. Comunica ma, prima di tutto, lo ascolta. E un buon venditore deve, soprattutto, mirare sempre a conquistarsi fiducia. Un cliente che non si fida di un venditore, infatti, non accetterà mai nulla, nemmeno un regalo.
Quali sono i tratti caratteristici di un asso della vendita?
Inoltre, chi vuole diventare un asso della vendita deve essere una persona non solo brava nel comunicare e nel persuadere. Ma anche tale da trasmettere positività ed empatia, nonché comprensione nei confronti del proprio interlocutore. E questo specie quando il cliente che abbiamo di fronte è anche, magari, interessato al prodotto o al servizio proposto, ma scettico perchè, in passato, rimasto deluso o, in ogni caso, non pienamente soddisfatto.