Come distinguere totani da calamari e capire se sono freschi per poter preparare piatti davvero buoni

calamaro

Oggigiorno bisogna stare sempre attenti a scegliere e riconoscere i buoni prodotti. La truffa è sempre dietro l’angolo, ad ogni livello, basti pensare ai falsi alimentari in giro per il Mondo. Nella vita quotidiana, quando si fa la spesa, sarebbe bene impiegare del tempo nella lettura delle etichette. Da lì si può capire se un prodotto è italiano, quali siano gli eventuali componenti e così via. L’attenzione è rivolta ai prodotti ortofrutticoli o alimentari in genere, anche confezionati, ma ci dev’essere anche quando si acquista il pesce.

Capire se le sardine o l’orata sono fresche è importante. Farlo con i molluschi a volte è più difficile ma non impossibile. Prendiamo ad esempio totani e calamari. Spesso può capitare anche di scambiarli col risultato di sbagliare tipo di cottura adatta e non raggiungere il risultato voluto.

Come distinguere totani da calamari e capire se sono freschi per poter preparare piatti davvero buoni

Totani e calamari sono molluschi detti cefalopodi e vivono nella profondità nel mare. La prima differenza tra i due consiste nel periodo di pescaggio: per i totani va da aprile a luglio, mentre per i calamari da settembre a dicembre.

Ulteriori differenze tra i due molluschi

Per quanto riguarda il fattore prettamente culinario, la preferenza si può avere solo assaggiando i totani e i calamari. Bisogna però considerare che a seconda del piatto da preparare è preferibile l’uno o l’altro. Ad esempio, il calamaro è più delicato e dalla carne più morbida. Di solito si mangia ripieno al forno oppure fritto, tagliato ad anelli, o alla griglia. Il totano risulta meno morbido e un po’ gommoso. Di solito si mangia in umido, al forno e può insaporire pure i sughi.

Come distinguere totani da calamari e capire se sono freschi per poter preparare piatti davvero buoni.

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