Le tartarughe hanno una particolarità che le accomuna a gran parte degli altri rettili. A differenza di quelli di molti altri animali domestici, i loro organi genitali non sono visibili. Proprio per questo, distinguere una femmina da un maschio può risultare difficile. Ma non è impossibile.
Basta stare attenti ad alcune caratteristiche peculiari di entrambi i sessi, che cominciano a comparire tra il quarto e il decimo anno di vita della tartaruga.
Alcune caratteristiche distintive dei sessi momento potrebbero differire a seconda della specie dell’esemplare preso in considerazione.
Tratteremo il tema in linea generale, riferendoci a quella più diffusa in Italia.
Come distinguere le tartarughe di terra femmine dai maschi
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Il primo carattere da tenere in considerazione è la dimensione. Le femmine tendono a raggiungere un massimo di 20 cm di lunghezza in età adulta. I maschi, invece, non superano i 16 centimetri.
Ciò nonostante, questi ultimi hanno la testa più grande e allungata rispetto a quella delle femmine, corta e arrotondata.
Lo stesso vale anche per la loro coda: grossa e robusta quella dei maschi, più piccola quella delle femmine.
Il piastrone (la parte centrale della corazza) delle femmine è completamente piatto e per questo si distingue da quello delle dei maschi, che è convesso.
Infine, il loro polo escretore, noto con il nome di cloaca, tende ad essere molto vicino al piastrone. Lo spazio perineale è quindi molto ridotto. Nei maschi avviene l’esatto contrario.
Perché è importante?
Questi sono le caratteristiche che permettono di distinguere le tartarughe di terra femmine dai maschi.
Distinguerne il sesso diventa particolarmente importante quando più tartarughe che vivono insieme. Gli esperti consigliano di gestire gli equilibri tra sessi in questo modo: le tartarughe femmine devono sempre essere il triplo dei maschi. Così si eviterà una convivenza burrascosa. Infatti, gli esemplari maschi la competizione per l’accoppiamento potrebbe avere esiti violenti.