Come dimettersi per cercare condizioni lavorative migliori senza litigare

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La pandemia da Covid 19 ha creato strascichi molto più profondi di quelli puramente sanitari. Complice lo smart working sempre più diffuso, moltissime persone hanno capito che l’equilibrio tra vita professionale e lavorativa è un aspetto fondamentale delle loro giornate. Molti si sono resi conto di dedicare tantissimo tempo a un lavoro che in realtà non li fa stare bene. Molti hanno deciso di provare a fare un salto di qualità a livello economico.

Per questo, negli ultimi tempi c’è stato un aumento esponenziale delle dimissioni, in particolare tra i lavoratori di età compresa tra i 25 e i 35 anni. Certo, capire come dimettersi per cercare condizioni lavorative migliori potrebbe non essere semplice. Il fenomeno della ‘Great Resignation’, in italiano ‘grande dimissione’, ha coinvolto finora circa il 60% delle aziende italiane. Si tratta, come spiegato, di un effetto indiretto della pandemia che, anche in Italia, ha suscitato in molti il desiderio di un migliore work-life balance.

Come dimettersi per cercare condizioni lavorative migliori senza litigare

Il principio di base da seguire rimane sempre quello della correttezza professionale, condita da una giusta dose di educazione. Per garantirsi delle buone referenze è importante mantenere un rapporto corretto e collaborativo con i colleghi e il datore di lavoro fino all’ultimo giorno. Più il processo viene gestito con reciproco rispetto, più è alta la probabilità che le parti siano disposte ad aiutarsi a vicenda e lasciare referenze positive che potrebbero rivelarsi utili in futuro. Meglio informare il datore di lavoro prima dei colleghi. Se le condizioni lo permettono, sarebbe meglio farlo di persona, altrimenti anche una telefonata va bene.

La ricerca della felicità

Gli elementi da condividere nella conversazione sono pochi, ma importantissimi. In primis, quando e perché si ha intenzione di lasciare il lavoro. È importante poi definire modalità e tempi del passaggio di consegne, e come verrà gestita l’informazione con i clienti e i colleghi. Una cosa che molti sottovalutano è lasciarsi ringraziando per le opportunità. È opportuno comunicare la decisione in modo positivo, magari facendo riferimento alle competenze apprese, le esperienze vissute e i rapporti umani creati. Meglio dimostrare flessibilità al fine di poter rimanere più a lungo nel caso ciò sia possibile. Fino alla fine la cosa più corretta è limitare il discorso allo stretto indispensabile e cercare di concentrarsi ancora sul lavoro attuale. Rispondere a qualsiasi domanda sul prossimo ruolo è sempre buona educazione, ma affrontando l’argomento con umiltà e mantenendo risposte concise. In questo modo, il passaggio sarà meno traumatico per tutti.

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