Come decorare la parete della cucina senza piastrelle, 3 paraschizzi alternativi

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La cucina è la stanza probabilmente più amata dagli italiani. In effetti fra la consumazione dei pasti e la preparazione di questi ultimi vi si trascorre una gran quantità di tempo. Negli ultimi anni, infatti, la cucina ha assunto una tale importanza da guadagnarsi un dignitoso posto fra le fiere di settore come ad esempio l’evento Eurocucina di Milano.

Come decorare la parete della cucina senza piastrelle, 3 paraschizzi alternativi

Ogni dettaglio non può esser lasciato al caso e oltre a curare la scelta dei mobili, massima attenzione va dedicata anche al rivestimento e alla decorazione delle pareti. Oltre alle tradizionali piastrelle ci sono valide alternative di design.

La parete compresa fra le basi e i pensili della cucina non può restare nuda. Dobbiamo scegliere un rivestimento per evitare che si sporchi e si macchi di unto. Passiamo quindi in rassegna alcune alternative.

Per eliminare lo sporco fra le fughe delle piastrelle: il Microcemento

Se abbiamo la parete libera in tutta la sua altezza potremmo applicare un rivestimento in microcemento o microtopping. Quest’ultimo è davvero innovativo perché può rivestire qualsiasi materiale posato in precedenza. Quindi se abbiamo delle brutte piastrelle da rinnovare, il microcemento è ciò che fa per noi. È resistente alle abrasioni, agli urti e ai prodotti chimici. È impermeabile ed ignifugo e quindi costituisce una valida alternativa alle piastrelle. Questo rivestimento innovativo è omogeneo e non presenta il problema delle fughe. È l’ideale sia per pareti della cucina sia per il bagno per evitare le classiche piastrelle in ceramica.

Altro che pulire il marmo macchiato della cucina

L’ingegneria dei materiali compie passi da gigante e sono allo studio nuovi rivestimenti per coniugare le caratteristiche di praticità e bellezza. Immaginiamo un materiale che abbia la stesse sfumature ed eleganza del marmo e del quarzo senza però le attenzioni che richiedono questi ultimi per la manutenzione. Ebbene, non è utopia ma è realtà. Il materiale si chiama Dekton ed è molto versatile. Nella sua composizione troviamo, fra gli altri, vetro e ceramica. Il Dekton è estremamente versatile ai graffi, alle macchie e al calore. È impermeabile a differenza del marmo ma soprattutto richiede una manutenzione semplice e veloce. Per pulire il Dekton basta un panno in microfibra con un po’ di sapone di Marsiglia. Visivamente sembra in tutto e per tutto marmo o quarzo a seconda di ciò che scegliamo.

Come sostituire le piastrelle bianche della cucina

Basta con le amorfe piastrelle bianche del paraschizzi, il design da oggi è tutt’altro che anonimo. Si può donare un tocco personalissimo ed irresistibile grazie ad una carta da parati. Molti di noi storcono il naso al solo pensiero di mettere la carta da parati in locali umidi come il bagno o la cucina. In realtà la tecnologia ha fatto passi da gigante in questo settore e ora sono disponibili carte da parati resistenti all’umidità e all’acqua. Fra le migliori per queste collocazioni ci sono le carte da parati in fibra di vetro. Non pensiamo ad un rivestimento in vecchio stile magari a righe o con piccoli disegni ripetuti a loop. Le nuove versioni hanno disegni macroscopici con soggetti floreali od in stile jungle ad esempio.

Ecco quindi come decorare la parete della cucina senza piastrelle ma con soluzioni altrettanto resistenti e semplici da pulire.

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