La felce è una pianta d’effetto ma semplice ed è anche una delle più antiche sulla Terra.
Tutta la sua bellezza risiederebbe nella sua simpatica chioma, fatta di ciuffi di un verde chiaro brillante disseminati di piccolissime foglie allungate.
Questa pianta, che secondo la tradizione sarebbe in grado di portare fortuna, si adatterebbe facilmente a diversi climi e sarebbe particolarmente resistente.
Infatti, sarebbe una delle poche che potremmo posizionare sia all’esterno che all’interno di casa, tra giardini, balconi, salotti e bagni.
Quindi, proprio come pianta da appartamento potrebbe farci fare un figurone, anche senza l’appoggio di spettacolari fioriture.
Tuttavia, una vita tra le quattro pareti di casa richiederebbe qualche cura in più per evitare perdita di foglie, ingiallimenti e secchezza.
Come curare la felce in casa con 5 consigli da vivaisti
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La felce, sia quella più comune sia altre varietà più spettacolari di questa pianta, richiederebbe, innanzitutto, un occhio di riguardo per quanto riguarda la posizione.
Quella ideale sarebbe irradiata da una luce soffusa e filtrata, riparata dagli spifferi e ben lontana da fonti di calore.
Quindi, non ci dovrebbero essere mai luce diretta del Sole, aria troppo secca, temperature molto elevate o correnti d’aria.
Un altro consiglio riguarderebbe, invece, il terriccio.
In questo caso potremmo sceglierne uno universale ma dovremmo miscelarlo ad altri due elementi.
Il primo sarebbe la sabbia per renderlo più drenante e il secondo la torba per renderlo leggermente più acido.
Come si innaffia la felce
Sempre per rispondere alla domanda come curare la felce in casa per averla sempre rigogliosa dovremmo prestare attenzione all’innaffiatura.
La felce, infatti, sarebbe una pianta bisognosa di umidità ma non per questo dovremmo abbondare con le innaffiature.
Durante l’autunno e l’inverno dovremmo innaffiarla ogni 7-10 giorni.
Durante la primavera, invece, anche una volta a settimana mentre durante l’estate ogni 2 giorni.
In più, per garantire un buon livello di umidità potremmo:
- mettere nel sottovaso delle palline di argilla espansa inumidite;
- nebulizzare le fronde.
Per quanto riguarda l’acqua sarebbe preferibile usarne una priva di calcare e a temperatura ambiente.
Concimare la felce
Un quarto consiglio per evitare che la pianta secchi riguarderebbe la concimazione.
Questa dovrebbe avvenire una volta al mese durante la stagione primaverile e quella autunnale.
Per concimare dovremmo utilizzare un prodotto indicato per piante verdi che andrebbe diluito, secondo le dosi indicate sulla confezione, nell’acqua di innaffiatura.
Il rinvaso
Infine, un quinto consiglio per far durare a lungo la felce sarebbe il rinvaso.
Questo andrebbe effettuato solamente quando le radici della pianta fuoriescono dai buchetti sottostanti al vaso.
Ad ogni modo, però, prima di procedere dovremmo aspettare l’arrivo del mese ideale per effettuare il travaso e cioè marzo.
Per farlo nel miglior modo possibile dovremmo:
- estrarre la pianta cercando di non danneggiare il pane di terra che ingloba le radici;
- sostituire interamente il resto terriccio.