Molti alimenti che consumiamo abitualmente erano sconosciuti in Europa prima del viaggio di Cristoforo Colombo. Sappiamo, in particolare, che il pomodoro e il cacao si diffusero lentamente dagli inizi del Sedicesimo secolo in poi. Per quanto riguarda, invece, la patata, essa apparterrebbe alla famiglia delle Solanacee. Questo tubero proveniente dall’America centrale è conosciuto ormai ovunque e conterrebbe soprattutto carboidrati.
La patata sarebbe fonte anche di vitamina C, quercetina, fibre e molti sali minerali. Introdurla nell’alimentazione, quindi, apporterebbe elementi utili per l’intestino e il sistema cardiocircolatorio. Favorirebbe anche il controllo dei livelli di glicemia e colesterolo e il funzionamento del sistema immunitario.
Abbinamenti con le patate
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Mangiare patate farebbe bene un po’ a tutti. Bisogna però aggiungere che potrebbe interferire con l’azione di farmaci diuretici. Attenzione anche alle associazioni. Sarebbe preferibile mangiare una porzione di patate cotte, circa 200 g, in sostituzione della pasta o di altri cereali. Il tubero, infatti, apporterebbe carboidrati e sarebbe meglio non mangiarne in grandi quantità o spesso se fritto. Discorso che vale per tutti, soprattutto per gli iperglicemici e i diabetici.
Per un pasto completo mangeremo, quindi, delle patate con verdure e una fonte proteica. Ad esempio, una porzione di patate bollite insieme a della verdura cruda o cotta con del buon pesce a tranci o oppure una fettina di carne.
Le patate, inoltre, devono essere consumate cotte, almeno a una temperatura superiore ai 170°C. In questo modo gran parte delle sostanze tossiche, soprattutto la solanina, andrebbero eliminate.
Come cucinare le patate senza errori tenendo conto della varietà
Ci sono tanti tipi di patate e ognuno si adatta a preparazioni diverse.
La patata bianca, la più comune, presenta la pasta farinosa e ricca di amido. Può rendere bene nella preparazione delle crocchette, gnocchi oppure nel purè. Attenzione, in questo caso, ad aggiungere il latte intiepidito. In questo modo la riuscita sarà migliore.
Un altro tipo molto diffuso è la patata a pasta gialla, con meno amido. Tenderebbe, quindi, a non spappolarsi e ciò la rende ideale per la bollitura, la frittura in olio caldo o la cottura in forno.
Ci sono anche patate rosse o viola, ricche di antociani. Si tratterebbe di pigmenti che si trovano anche in molti frutti, pensiamo ai mirtilli o alle ciliegie, ma anche alle melanzane.
Oltre a dotare l’alimento di un bel colore rosso o viola, gli antociani avrebbero anche funzioni antiossidanti e antinfiammatorie.
Le patate colorate di rosso sono piccole e si possono usare per gnocchi sfiziosi. Altrimenti vanno bene anche fritte, ad esempio. Il gusto è più marcato rispetto alle altre.
Le patate viola si possono cucinare in molti modi, sono buone anche bollite.
Diversi modi di conservarle
Dopo aver comprato le patate dovremmo tenerle preferibilmente in una cassetta di legno al buio o coperte da uno strofinaccio. Posizioniamole all’interno e non sotto al sole o la pioggia.
Se ne abbiamo sbucciate e tagliate troppe, potremmo bollirle in acqua salata per un minuto. Dopo scoliamole, facciamole raffreddare e mettiamole nei sacchetti ermetici in freezer.
Quelle in più bollite intere con la buccia mettiamole in acqua fredda, poi scoliamole e asciughiamole. A questo punto inseriamo le patate in un contenitore con coperchio e conserviamole in frigorifero per qualche giorno.
Alcuni usi insoliti delle patate
Dopo aver scoperto come cucinare le patate senza errori e alcuni metodi di conservazione, vediamo altri loro usi.
Se abbiamo una pentola con il fondo diventato scuro, possiamo spargere del sale. Tagliamo poi una patata a metà, magari di quelle che stiamo per buttare perché germogliata. Usiamo ora una parte per strofinare il fondo della pentola. Laviamo e asciughiamo.
Se abbiamo dei fiori recisi, possiamo mantenerli diritti nel vaso infilando gli steli in mezza patata.
Usiamo di solito delle creme per mantenere bello il viso. Se a volte, però, ci svegliamo con le occhiaie, proviamo ad attenuarle mettendovi sopra due fettine di patata per 15 minuti.