È importante adattare ciò che mangiamo e cuciniamo in base alla stagione. Infatti, spesso questo ci consente di gustare prodotti freschi, buoni e genuini. Allo stesso tempo, facciamo anche un favore all’ambiente e al nostro portafoglio. Ecco perché dovremmo approfittare delle ultime settimane in cui possiamo mangiare le fave fresche.
Queste sono contenute in un lungo baccello, che possiamo ugualmente utilizzare in diversi modi. È vero che possiamo sempre mangiarle essiccate per tutto l’anno, ma mangiarle fresche e al naturale le renderebbe meno caloriche. Infatti, ogni 100 grammi di fave fresche apportano solo 71 kcal. Sono, però, anche ricche di fibre, proteine e vitamine, pur essendo povere di grassi. Infine, le fave fresche sono estremamente versatili e ci permettono di realizzare un gran numero di piatti in modo semplice. Partiamo, però, da come scegliere quelle più buone.
Come scegliere quelle migliori
Indice dei contenuti
È normale trovare dei baccelli con qualche macchia o piccola ammaccatura. È, però, importante che presentino un verde brillante e un baccello duro e croccante. Se questo comincia a raggrinzirsi o ammorbidirsi, vuol dire che le fave non sono così fresche. Con questo legume, infatti, è particolarmente evidente, dal momento che si deteriora in fretta.
Per questo motivo vanno conservate con cura se non vogliamo mangiarle subito. Mettiamole in un sacchetto di carta nella parte bassa del frigo per massimo tre giorni. Consideriamo, però, che prima le mangiamo e più il cibo sarà fresco e ricco di nutrienti.
Come cucinare le fave in padella, al forno, fresche o stufate usando ricette semplici e veloci
Scelte le fave più buone, possiamo passare dalla parte migliore, mangiarle! Innanzitutto, possiamo consumarle crude, semplicemente tirandole fuori dal baccello. Possono infatti diventare uno snack salutare oppure condire una ricca insalata.
Se invece abbiamo bisogno di un prodotto più digeribile, allora sarà meglio cucinarle. In questo caso, però, dovremmo prima eliminare la pellicina bianca che le ricopre. Per farlo, sbollentiamo le fave senza baccello dai 2 ai 5 minuti, poi scoliamole e mettiamole sotto l’acqua fredda. Dopo, basterà esercitare una leggera pressione con le dita sulle fave per farle sgusciare fuori dal loro involucro. Questo renderebbe le fave più digeribili, ma se sono molto piccole, potrebbe non essere necessario.
La cottura più semplice delle fave è forse quella in padella, dal momento che le possiamo semplicemente saltare in un filo d’olio per circa 15 minuti. Possiamo, però, anche prepararle al forno, magari in combinazione con altre verdure, cuocendole a 180° C per 25 minuti.
Tradizionalmente, poi, le fave vengono spesso cotte in umido, partendo con un soffritto, per poi aggiungere le fave e l’acqua calda, lasciandole bollire a fiamma bassa per 15 minuti. A volte, in questo procedimento si include anche la carne da bollito.
Infine, il metodo per rispettare al meglio il gusto e le proprietà delle fave è forse la cottura al vapore.
Ecco quindi spiegato come cucinare le fave in molti modi diversi per mangiare antipasti, primi e secondi deliziosi, perfetti sia a pranzo che a cena.
Lettura consigliata