Oggi non è raro vedere nelle vetrine dei fiorai dei piccoli giardini in miniatura all’interno di grandi e piccole bocce di vetro trasparenti. Spesso, quelli che sono veri e propri terrari, vengono appesi alle pareti o disposti a creare un angolo verde come decorazione green per la casa o per gli uffici. La bellezza di questi piccoli microcosmi in bottiglia, fanno restare incantati coloro che li guardano. Ancora, in quanto i terrari contengono piantine vere, queste svolgono l’attività di ripulitrici dell’aria come le loro cugine in vaso.
Creare un terrario non è poi così difficile. Come creare un terrario personale in casa, si rispamia sull’acquisto di uno in vivaio e si avrà la soddisfazione di averlo fatto da soli.
Il contenitore
Indice dei contenuti
Il primo passo è scegliere il contenitore. Qui non ci sono molte regole e ci si può sbizzarrire. L’unico principio da rispettare è che la luce possa filtrare attraverso il “vaso”.
Ovviamente è bene che il recipiente e futuro terrario abbia un’apertura adeguata all’inserimento e la manutenzione delle piantine e che sia grande abbastanza per accoglierle insieme alla terra.
Prima di cominciare a creare il terrario, si consiglia di disinfettare il contenitore per evitare il proliferare di batteri.
Terrari aperti o chiusi
Questi ecosistemi in miniatura possono avere un’apertura che rimane tale sempre, oppure avere un coperchio. La scelta dipende dal tipo di piantine che si vogliono coltivare. Cactus, piante grasse, che non sopportano un’eccessiva umidità esigeranno una apertura.
Piante che invece richiedono umidità possono sfruttare contenitori con tappo incluso, tipo campane di vetro. All’interno si creerà un microclima e potrebbe fare molto caldo.
Il terreno e le piantine
Per ciò che riguarda il terreno, non essendoci fori al di sotto del contenitore che consentano la fuoriuscita di acqua, sarà necessario munirsi di ghiaia o pietruzze. Queste andranno mescolate con del carbone che assorbirà gli odori, oltre a mantenere il terreno fresco.
Questo sarà il primo strato di 3cm circa.
Sopra alla ghiaia mettete il terriccio che sceglierete in base alle piantine che avete deciso di coltivare. Tra quelle adatte troviamo le felci, i muschi, cactus e piante grasse e tropicali, le orchidee, i ficus, i philodendron etc..
Non esiste un modo più giusto di comporre e affiancare le piante: tutto dipende anche dalla grandezza del contenitore che avete scelto. Si lasci libera la creatività e si conferisca all’occhio la sua parte.
Come creare un terrario personale in casa
Ora che si è composto il vostro terrario dovrete prendervene cura.
Si faccia attenzione che l’esposizione al sole non sia mai diretta, ma comunque che la luce arrivi per la gran parte del giorno.
Per l’irrigazione è meglio nebulizzare l’acqua e non bagnare direttamente il terreno. Per le piante grasse l’acqua non dovrà essere somministrata più di una volta al mese, una volta a settimana per le altre piante. Se si forma troppa condensa e umidità, si posizioni il terrario in un luogo dove possa asciugarsi senza coperchio.
Se fossero presenti delle muffe o funghi, dovete immediatamente rimuoverle. Si usino pietre, sassolini e muschi per arricchire l’ecosistema ed ecco come creare un terrario personale in casa