Che sia arrivato il caldo non c’è bisogno di sottolinearlo. Basta uscire di casa per immergerci in un bagno di sudore, soprattutto se abitiamo in città come Milano, dove l’afa regna sovrana. Ormai, l’estate è vicina e con essa anche l’arrivo delle sospirate ferie. Stagione attesa quasi da tutti, ma che, tra i tanti pregi, ha anche delle seccature. Si suda molto di più, anche se, per fortuna, ci sono anche dei rimedi semplici per ridurre la sudorazione. E che dire del vino, che vorremmo sempre fresco, anche con 40 gradi, ma che richiede una cura particolare per non rovinarne gusto e aroma.
Sono questi i consigli degli esperti su come servire vino rosso fresco
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In genere, l’idea del caldo, in pieno agosto, scoraggia i più dal bere un rosso. Si punta sul bianco fresco o sul rosé. Un bello spumante appena uscito dal frigorifero, servito alla giusta temperatura, è ovviamente una goduria impareggiabile. Questo, però, non vuol dire che ci dobbiamo privare del piacere di un buon rosso, magari da accompagnare con della carne saporita. Vediamo, quindi, come conservare il vino col caldo. Come suggeriscono gli esperti in rete, il vino rosso, in estate, non va servito a temperatura ambiente, come si fa di solito. Invece, dovremmo provare a rinfrescarlo e, quindi, a servirlo ad una temperatura di 16 o 18 gradi. Come fare, però, per capire se ha raggiunto questa misura? Versiamo un bicchiere in un calice e utilizziamo un termometro ad alcool specifico che si può comprare online e cosa poco.
Stabilito questo, il problema è capire come raffreddare, nel modo giusto, il nostro rosso. Se lo abbiamo tenuto fuori, basterà metterlo in frigorifero per fargli abbassare la temperatura e portarla a quella indicata. Eventualmente, sfruttiamo anche un cestello con ghiaccio per accelerare la discesa dei gradi.
Come conservare il vino col caldo e servirlo fresco anche se rosso più 5 errori da non commettere mai per non rovinarlo
D’estate dovremo avere qualche accorgimento in più per conservare le nostre bottiglie. Che devono essere, di norma, sempre messe in orizzontale, non alla luce, con temperatura tra i 10 e 12 gradi costante. Anche se sono posizionate in luoghi apparentemente più freschi e isolati, facciamo attenzione. Se non disponessimo degli appositi frigo dove impostare le temperature, potremmo provare il fai da te. Ovvero, usiamo dei ventilatori o dei condizionatori, in questi luoghi, per evitare di alterare il vino, mantenendo la temperatura standard ambientale.
Tra gli errori da non commettere in estate, val la pena sottolinearne alcuni. Il primo è legato a quanto scritto sopra. Servire il vino troppo freddo è sbagliato. Non deve essere ghiacciato, per non compromettere il gusto, il profumo e il sapore. Di conseguenza, anche mettere il ghiaccio nel vino è sbagliato, così come allungarlo con l’acqua. C’è anche chi aggiunge la fettina di limone nel bicchiere, commettendo un errore colossale perché si finisce col rovinare il sapore del vino. Un altro sbaglio è considerare spumante e moscato solo nel cenone natalizio. Invece, sono vini che, con il caldo, possono rinfrescarci e sono anche leggeri. Infine, mai prendere il bicchiere dalla coppa. Già è sbagliato di suo, ma in estate è ancora peggio perché finisce per riscaldare ulteriormente il vino. Il calice va tenuto dalla base o, al massimo, dallo stelo.
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