Come conservare correttamente la farina garantendole una lunga durata, evitando le muffe e le infestazioni di vermi

farina

Si può garantire una lunga durata alla farina se la conserviamo correttamente. In questo articolo scopriremo i segreti della conservazione e cosa c’entra il tipo di farina con essa.

La farina è uno di quegli alimenti che di solito può essere conservato anche oltre la data preferibile di scadenza, a condizione che si seguano delle istruzioni precise. Una conservazione errata può portare non solo al deterioramento delle proprietà di cottura, ma anche alla crescita di muffe o ad una infestazione di vermi.

Pertanto, la regola di base è: conservare la farina in un luogo fresco, asciutto e all’ombra. A seconda del tipo, la farina aperta può essere conservata da poche settimane a più di un anno.

Sta spopolando anche un tipo di farina che dicano sia la più antica del Mondo, adatta a pizze e torte.

Come conservare correttamente la farina garantendole una lunga durata, evitando le muffe e le infestazioni di vermi

La durata di conservazione della farina dipende dal grado di macinazione e quindi dal contenuto di grasso.

Il grado di macinazione descrive quante parti del chicco intero (corpo della farina più germe e guscio) sono contenute nella farina. Maggiore è il grado di macinazione, maggiore è la proporzione di grano intero.

La farina 0 o 00 non contiene bucce, ma solo l’endosperma.

Partendo dalla farina di semola o quella integrale, si avranno più componenti del chicco e quindi meno gradi di macinazione. La farina integrale è anche il tipo di farina con il più alto contenuto di grassi perché il germe è stato macinato con i suoi numerosi acidi grassi.

La regola, dunque, è la seguente: più basso è il grado di macinazione del chicco, più a lungo la farina può essere conservata.

Le farine ad alto grado di macinazione, invece, contengono acidi grassi che tendono ad irrancidirsi rapidamente.

Per quanto tempo si può conservare?

Vediamo come conservare correttamente la farina e per quanto tempo.

La farina di frumento, quella di segale e in generale quelle con basso grado di macinazione si conservano per dodici mesi o più.

Le farine con un grado di macinazione più elevato come quelle bianche potrebbero diventare rancide anche dopo quattro settimane.

La discriminante, oltre al grado di macinazione, è la conservazione.

La farina deve essere conservata al riparo dalla luce.

Per mantenerla fresca, bisogna conservarla in un luogo buio, fresco e asciutto. Affinché duri di più, bisogna seguire i consigli qui elencati:

  • trasferire la farina in un contenitore ermetico;
  • conservarla ad una temperatura che va dai 16 ai 20 gradi;
  • non conservare il contenitore in frigo o in armadietti vicini a forni e fornelli;
  • evitare di conservare la farina in un luogo umido.

Questi consigli valgono per tutti i tipi di farine, indipendentemente dal fatto che si tratti di farina di segale, di farro o di frumento.

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