Come comportarsi se il vicino istalla una canna fumaria non a norma che emette fumi di scarico?

amministratore

Nei rapporti condominiali non si sa mai come va a finire e cosa ti riserva il vicino. Se, ad esempio, quest’ultimo fa istallare una canna fumaria non a norma, dalla quale si esalano fumi intollerabili, la questione diventa calda. Ciò in quanto, a causa delle immissioni, si è spesso costretti a tenere le finestre chiuse e diventa anche impossibile affacciarsi. A questo punto, si ci chiede: “come comportarsi se il vicino istalla una canna fumaria non a norma che emette fumi di scarico?”. Vediamo quali sono le norme che vengono in gioco nel caso di specie. Anzitutto, chi installa lo scarico della propria caldaia sulla facciata condominiale deve rispettare la normativa di settore. In base alla stessa, gli impianti termici successivi al 31 agosto 2013, devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie. Oppure, comunque, vanno collegati a sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. Essi, inoltre, devono trovare sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione vigente.

Quali devono essere le distanze

Inoltre, con riguardo al rispetto delle distanze che la tubatura di scarico da rispettare tra un piano e l’altro, la legge fissa in 3 metri. Tuttavia, poiché nel caso di specie il problema riguarda anche i fumi, non valgono i limiti anzidetti. Soccorre, invece, l’art. 844 del codice civile, in base alla quale si possono vietare le immissioni di fumi che superino la normale tollerabilità. Questo parametro verrà valutato dal giudice, caso per caso, in base alle circostanze concrete. Inoltre, entra in gioco anche l’art. 890 c.c., in base al quale chi presso il confine vuole fabbricare forni, camini e simili, deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti. In mancanza di esse, deve rispettare le distanze necessarie a preservare i fondi vicini da ogni danno alla solidità, salubrità e sicurezza. Detta norma, secondo la Cassazione, si applica alle canne fumarie per la dispersione dei fumi delle caldaie, come nel caso in discorso. Indicate le norme applicabili, cerchiamo di rispondere alla domanda centrale, ossia: “come comportarsi se il vicino istalla una canna fumaria non a norma che emette fumi di scarico?”.

Come difendersi

A questo punto bisogna distinguere tra caldaia abusiva che poggia sulla parete condominiale e quella che presenta anche una canna fumaria non a norma. Ebbene, nel primo caso, si ci può rivolgere all’amministratore di condominio o ai Vigili Urbani. Oppure, si può presentare un esposto all’Asl o agli uffici tecnici del Comune. Se, invece, vengono esalati anche fumi nocivi per la salute, si può sporgere anche una denuncia ai Carabinieri, alla Polizia o alla Procura della Repubblica. In essa si contesterà il reato di getto pericoloso di cose ex art. 674 c.p..

Per i fumi e le esalazioni che superano la normale tollerabilità

Se, invece, la caldaia è a norma sotto il profilo urbanistico/edilizio e la molestia è generata solo dall’immissione dei fumi, cosa fare? In tal caso, se le esalazioni superano la normale tollerabilità, la questione è di carattere puramente civilistico. Quindi, bisogna ricorrere al Tribunale Ordinario. In quella sede, si chiederà la rimozione dell’opera o, comunque, la cessazione delle immissioni, oltre al risarcimento del danno.

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